Premiata Forneria Marconi -Storia Di Un Minuto
Non ho mai amato la Forneria quanto altri gruppi italiani della scena prog, però bisogna ammettere che il loro disco d'esordio è davvero uno splendido lavoro. "Storia di un Minuto" è un disco dalle atmosfere sospese, delicate, nelle quali è piacevole immergersi, è estremamente affascinante ed è uno dei picchi di sublimazione melodica della musica "pop-rock-folk" italiana, con le sue consistenti sezioni acustiche, colonne portanti del disco, dipinte come acquerelli da un ispirato Mussida e una nebbia padana che a volte si dirada in sezioni elettriche più movimentate ed altrettanto esaltanti; poi, come un vero fantasista che arricchisce tutte le composizioni con i suoi tocchi di pura classe melodica, la pennellata finale la da sempre Mauro Pagani, il vero "uomo in più" della PFM, al flauto, al violino, all'ottavino. Anche l'assenza di un cantante vero e proprio, un punto debole dei successivi dischi prima di Lanzetti, qui-con le voci delicate e fragili di Mussida e Pagani, diventa un punto di forza nel paesaggio delicato presentato nel disco. Sono Mussida e Pagani che dominano nella composizione e scrivono insieme l'intero disco, mentre Premoli sparge immortali colpi di moog (chi ha detto "Impressioni di Settembre" ?) e tastiere varie. Il capolavoro del lotto: "La carrozza di Hans", lunghe riflessioni acustiche e rimembranze dei King Crimson prima maniera (che Fripp aveva appena nuclearizzato, tra l'altro). di più
Fabrizio De André -La Buona Novella
Be, l'ho riascoltato poco tempo fa e che dire... Uno dei dischi imperdibili del cantautorato e della discografia di Faber. Tanto per non ribadire l'ovvio, soprattutto sull'intelligenza nel trattare questo tipo di tematiche e sulla qualità dei testi (ma va!), è pure da notare come questo disco sia stata una palestra mica male per una serie di gente mica male: gli scarni ma affascinanti arrangiamenti sono suonati da "I Quelli" al completo (ovviamente la futura PFM) più il loro futuro sodale (loro e, di nuovo, anni più tardi, di De André con quelle suggestioni dal mare di Genova...) Mauro Pagani al flauto e all'ottavino, come backin' band; in più, il violino ne "La Buona Novella" è suonato da un giovane Angelo Branduardi, qualche anno prima dell'inizio della sua carriera solista, e partecipa anche Maurizio Fabrizio come uno dei chitarristi. Insomma, parecchia gente che sotto Faber si stava facendo le ossa in uno dei grandi capolavori del cantautorato italiano. di più
Banco del Mutuo Soccorso -Garofano rosso
Disco molto bello, il Banco del Mutuo Soccorso in versione compositori di colonne sonore, per il film omonimo ("Il Garofano Rosso") di Faccini; le belle-qualche volta bellissime-musiche del Banco rimangono alla fine la cosa decisamente più memorabile del film e il disco è fortunatamente del tutto autonomo e slegabile dal film, valido come disco strumentale in se, con composizioni raffinate, eleganti, ispirate dai soliti scambi, duetti e incroci tra il piano di Gianni e le tastiere di Vittorio Nocenzi affiancati dalla chitarra di Maltese (non quello Corto, quello più alto) ormai nuovo chitarrista del BMS al posto di Todaro; i Nocenzi azzeccano alcuni temi ricorrenti molto belli e per quanto mi riguarda non si risente di un Francesco Di Giacomo che si accomoda in panchina e al quale viene attribuito un lavoro di documentazione e ricerca di supporto al processo creativo; quasi per sopperire all'assenza della voce, gli arrangiamenti sono arricchiti dalla tromba e dal corno francese (Maltese) oltre che dal clarinetto che Gianni Nocenzi aveva già suonato qua e là nei dischi precedenti. Il "succo" di tutto il disco probabilmente è la title-track, che racchiude in se tutto il meglio di queste dodici composizioni strumentali. di più
Rovescio della Medaglia
Il prog italiano degli anni settanta è ancor oggi ammirato e amato in tutto il mondo. Segno che nel nostro paese sappiamo far musica di qualità sublime da sempre. Il Rovescio della Medaglia è stato un degnissimo alfiere del nostro prog rock e ancora oggi strabilia con questo Contaminazione, un album spettacolare, modernissimo, che segna il passo dei tempi solo per il sound comprensibilmente datato. Ma i contenuti sono semplicemente eccezionali e, nonostante tutto, il suono, già considerevole all di più
Alphataurus
Ottima musica di progressive italiano molto bello il pezzo "la mente vola" di più
Eric Clapton
Pennellatore di note di più
Camel
Ottimo complesso di progressive o rock di Canterbury, Tra i miei preferiti con i Caravan. di più
Story of the Year -Tear Me to Pieces
Sesto album in studio, stavolta con la SharpTone Records, per la band di St.Louis capitanata da Dan Marsala. di più
Metallica
Band sopravvalutata all'ennesima potenza. Loro dei buffoni odiosi ed insopportabili.
Cliff Burton vi salva dalla valutazione minima = 1/5 anziché 0/5. di più
Calvin Russell
A COLORO I QUALI HANNO VISTO UN CONCERTO DI CALVIN, IN CHE ANNO E DOVE? IO LO VIDI IN VENETO DALLE PARTI DI VENEZIA-TREVISO NEL 93 O 94 , AIUTATEMI A RICORDARE. di più
Emerson, Lake & Powell
Minestra ben riscaldata del bel tempo che fu. di più
Dans le château
Un francesino, che ci sta bene, musica danzabile, e una fisarmonica malinconica e nostalgica... di più
Gianna
rotodareius77

rotodareius77: Gianna Traccia 04 in Gianna Album - 1978

Bella, molto famosa, anche se non è fra le mie preferite di Rino. di più
Stoccolma
Eccezionale. Un limerick, un non-sense che però dà un solo tocco alla canzone e la rende molto divertente! di più
Fabbricando case
Canzone non troppo necessaria per l'album, bella musicalmente, testp molto buffo ma anche serio da qualche punto di vista. di più
Nuntereggae più
Musica di un reggae ripetitivo, come dice il titolo della canzone, testo molto significante, una semi-denuncia all'Italia degli anni di piombo, accusa Agnelli, Costanzo, Bongiorno e molti altri show-man dell'epoca. Canzone a dir poco magnifica! di più
Bauhaus -This Is for When...
Un live del cristiddio "This is For When..." Rimasterizzazione e remix delle registrazioni originali del 9 novembre 1981, è stato fatto un lavoro eccellente di rinfrescata sui suoni (e quindi è palesemente rifinito in studio, ma è tipico di molti live e anche sti cazzi) e viene esaltata la band che è in uno stato di forma eccezionale. Insomma, 'sto live è una bomba. Naturalmente, "Mask", fresco di pubblicazione, è il più rappresentato, proposto quasi integralmente (8 pezzi su 10, quasi metà delle tracce del live, che sono 17) e quanto meglio rendono qui le già bellissime canzoni della Maschera, la veste live dona loro più energia, una forza nuova, tanto in quelle eseguite fedelmente alle versioni studio quanto in pezzi ai quali i Bauhaus donano davvero un abito nuovo (la versione live di "The Man With the X-Ray Eyes" è strepitosa); poi ci sono chicche come l'antipasto del disco successivo con una splendida "Silent Hedges" e la cover di un altro nume tutelare della band, John Cale, "Rosegarden Funeral of Sores" (altrimenti contenuta solo in raccolte di singoli). E ancora fenomenali versioni di "Dancing" (con Daniele Cenere che si diverte al sax con molta più libertà che in studio) e "Stygmata Martyr" e via dicendo. Live eccezionale di una band piena di fantasia e in un momento di forma esaltante. Capolavoro. di più
Tangerine Dream
Favolosi ho quasi tutti gli album uno dei miei gruppi preeriti. di più
Gianluca Grignani
Cocaina mischiata con plastica e sniffata dal nulla.. di più
Gorillaz
Gruppo superfluo come pochi. Tolti i singoli che passavano in radio e su mtv le tracce del resto del disco erano più che discutibili e il biascicare le parole di Albarn (tipico della maggior parte dei cantanti Inglesi dei gruppi brit-pop e indie anni '90 e 2000, salvo rare eccezione) peggiorava ancora di più la cosa.
Negli anni sono peggiorati ulteriormente. Basti pensare che il brano di lancio del nuovo album rassomiglia incredibilmente a sexyback di timberlake (...e ho detto tutto) di più