Pink Turns Blue -If Two Worlds Kiss
Considerando il fatto che sono un'amante (irrecuperabile) dei suoni ossessivi, della musica angosciante e delle voci tristi alla disperazione, beh, questo album è decisamente fatto per me! Li ho scoperti di recente, sono anche una ricercatrice ossessiva di cose nuove da ascoltare. Essendo una grande fan dei The Cure e dei Bauhaus, ho ascoltato avidamente tutto l'album, ritenendomi completamente soddisfatta. Quindi sì, lo desidero in vinile e lo avrò prima o poi. Comunque l'album è dell'87, il primo del gruppo formatosi nell'85. di più
Rory Gallagher -Tattoo
Il mio preferito degli album in studio dell'irlandese, tra tanti grandi lavori. Fargli fare dischi dischi in studio comunque era come tenere un leone in gabbia, dal vivo ovviamente rendeva mille volte tanto... di più
Rory Gallagher
Il Johan Cruijff della chitarra!! di più
Sergio Caputo
Ce ne fossero oggi come Sergio Caputo, artista surreale e leggero ma mai banale. Una birra di qua, una birra di là e la sera se ne va.... di più
Le luci della centrale elettrica
E' più gradevole una martellata sullo scroto di più
Evangelist
Gavin Clark e Toydrum registrano un album, sotto il moniker Evangelist, che è un gioiello irripetibile (Clark muore prima di portare a termine le registrazioni concluse poi dai due Toydrum e altri amici)... will you strip, the branches from the trees? for me... for me... for me... the old life is over... the old life is over...
stupendo. di più
Gavin Clark
un grandissimo songwriter con una voce toccante passato quasi inosservato e ormai già inumato...in un mondo dove centinaia di mediocri mezze calzette vengono esaltate e incensate non ci si degna più di riconoscere il talento, il bello... distrazioni imperdonabili per chi ama la cosiddetta musica leggera. Sunhouse, Clayhill, la collaborazione con UNKLE, i suoi lavori solisti... che peccato... di più
aldo, giovanni & giacomo, massimo venier -tre uomini e una gamba
Infanzia e ricordo perfettamente a memoria ogni singola battuta!
Se non vi piace vi meritate i cine-panettoni di più
Peter Grant
1) Non rivolgere mai la parola ad uno del gruppo a meno che siano loro i primi a farlo
2) non parlare mai con Richard Cole o Peter Grant ... mai, mai e poi mai, per nessun motivo
3) tenere sempre spenti i registratori, tranne quando autorizzati
4) non fare nessuna domanda su nessun argomento al di fuori della musica
5) E cosa più importante, ricordatevi questo: il gruppo leggerà cosa scrivi su di loro. Il gruppo detesta la stampa.
Definire Peter Grant come un manager e' assurdo: insieme a Page aveva fatto nascere la loro creatura. Era un padre, un fratello maggiore, un protettore, un figlio di buona donna ed un sant'uomo (dipende da dove la si guarda). Per i suoi ragazzi avrebbe, anzi scusate HA fatto di tutto!
Come manager ha rivoluzionato i giochi; lui e lo staff si occupavano di tutta l'organizzazione dei tour ed incassavano il 90%, agli inutili promoter il 10%. Dovrebbero tutti ringraziarlo i manager a venire. Morto Bonham si rinchiuse 5 anni solo, depresso e drogatissimo nella sua villa. Poi si riprese, smise con l'amata cocaina e visse gli ultimi 10 anni in relativa tranquillità. Ma lui era già morto il 25 settembre 1980. di più
Roxette
Pop orecchiabile e tutto sommato dignitoso. Alziamo un po' la media. di più
The Cure -4:13 Dream
Tredicesimo album della band The Cure, pubblicato nel 2008 dalla Geffen Records. Un grosso punto di domanda. di più
Bauhaus -In The Flat Field
Quando il la New Wave incontra il macabro, in una danza affascinante e ipnotizzante. Album del 1980, pietra miliare del genere e dei suoi anni. Da ascoltare da soli, al buio e preferibilmente nei mesi freddi. di più
Stokka & Madbuddy -Block Notes
Da Palermo, diciotto tracce di autentico rap italiano che "ci porta via con sé ma non sappiamo dove". Terzo album del duo, pubblicato nel 2005, ne ha confermato la bravura tecnica e la presenza determinante nella scena Hip-Hop italiana. di più
Stokka & MadBuddy
"Dimmi se è una moda oppure credi in questa cosa". Loro ci hanno creduto veramente. di più
Tom Waits -The Heart Of Saturday Night
Non è sabato sera ma questo disco mi accompagna in questa serata domenicale, fredda e grigia. Tra i miei preferiti di Waits, nella mia top 3... di più
John Paul Jones
L'anima tranquilla dei "miei" ragazzi. Giovanissimo e considerato uno dei più dotati session man in circolazione si prende un attimo di pausa per comporre a casa; sua moglie dopo poco non lo sopporta più e gli dice "perché non entri in una band, ho letto che Page cerca musicisti per un gruppo". "Jimmy, se ti serve un basista tienimi presente", "Certo, vado a sentire un cantante ed anche un batterista spero... se tutto va bene ci siamo". Nella prima prova nell'agosto 1968 in un mezzo studio/scantinato e provarono "Train Kept A Rollin" le senzazioni furono devastanti e demoniache. Nasceva la leggenda. E lui suonerà di tutto, il feeling con Bonzo sara' tecnicamente ntusiasmante, il rapporto con gli altri tre più esagitati talvolta difficile. Ma il suo amore per il gruppo e' viscerale. Parla poco, e' meno goliardico, ma su di lui si può contare ad occhi chiusi. Lo vedranno incazzato solo un paio di giornalisti colpevoli di aver scritto cazzate sulla "sua" band. Ci rimase molto male quando Page e Plant non lo chiamarono insieme a loro nel successivo progetto (ho letto una ventina di libri e non ho capito ancora il perché). E quando non c'è la faceva più, arrivava "papà Peter a tranquillizzarlo. Un musicista incredibile! "No Quarter" e' nel mio cuore caro Jonesy! di più
Anna Oxa
Per carità la voce ce l'ha eccome, ma personalmente mi sta abbastanza sul cazzo. Si da arie manco fosse Janis Joplin. di più