Donald Duck
Paperina se la scopava mezza Paperopoli di più
Mickey Mouse
Minnie se la scopava mezza Topolinia di più
Bob Dylan -Desire
Il capolavoro dolente del menestrello di Duluth, impreziosito da un violino che si agita, si contorce e fa male. Bellissime tutte le tracce, ma quella a cui sono più legato resta "Sara", una delle più sentite e sofferte canzoni d'amore di tutto il songwriting americano di sempre. 9. di più
The Index -The Red Label Album
Rilasciato praticamente a distanza di soli pochi mesi dal primo disco (con l'aggiunta di Tom Belew alla chitarra basso e il suo apporto si fa sentire eccome), e ribattezzato 'The Red Label Album', il disco suona in una maniera probabilmente meno sperimentale e garage rispetto al primo episodio, andandosi a configurare più come un episodio di psichedelia blues ('Spoonful', 'Eight Miles High') e più votato alla forma canzone convenzionale ('New York Mining Disaster', 'Paradise Beach'). Il disco contiene una rivisitazione di 'Turquoise Feline' dal primo disco e due cover dei Bee Gees ('I Can't See Nobody', 'Break Out'). Bellissimo lavoro comunque, la cui unica 'colpa' praticamente sarebbe quella di non essere qualche cosa di inarrivabile come il precedente. Amo già moltissimo questa band.

#levitation di più
Federico De Caroli -Il futuro è finito
Un romanzo imprevedibile e apocalittico nel senso letterale del termine. di più
Arcadium -Breathe Awhile
Nella lista di gruppi britannici anni '60-70 che illuminano per un attimo come stelle cadenti la volta celeste del progressive (Khan, Writing on The Wall, T2, ecc.) questi siedono in prima fila: quanto di più pesante si possa sentire nel genere ma con aperture melodiche assolutamente empiree. "I'm on my way" è come suonerebbero i Comus se fossero un complesso rock. di più
The Flower Kings -Back in the World of Adventures
Stolt e compagni, nel lontano 1995, ci restituiscono sonoritá e atmosfere del più classico dei progressive, che credevamo ormai perdute nel tempo. di più
Flat Earth Society -Waleeco
Registrato ai Fleetwood studios di Boston, 'Waleeco' è l'unico LP rilasciato da questa band di rock psichedelico del Massachussets nel lontano 1968). Un piccolo gioiello del genere e per quanto mi riguarda una fantastica scoperta. Undici tracce di sonorità psichedeliche tipiche di quegli anni tra Byrds e Buffalo Springfield e deviazioni che sono già Velvet Underground ('Midnight Hour', 'In My Window') fino a quelli che sono episodi più evocativi come 'Satori' e 'Portrait in Grey' e che anticipano alcune sperimentazioni poi divenute tipiche nel genere. Bellissimo.

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Rob Burnett -The Fundamentals of Caring
Paul Rudd è uno di quegli attori del nuovo cinema americano che considero multi-uso e che ti puoi trovare in film differenti e che possono andare dalle produzioni indipendenti e a volte anche impegnate alla commedia romantica più banale e scontata possibile. In questo bel film di Rob Burnett è Ben, un assistente sociale che fa da badante a un ragazzo di nome Trevor (Craig Roberts) affetto da distrofia muscolare. Ben convincerà Trevor a vincere le sue resistenze e i due intraprenderanno un lungo viaggio fino a quella che è 'la buca più grande del mondo' (credo sia la Morning Glory Pool nel Wyoming, Yellowstone Park). Una esperienza on the road che segnerà la vita di entrambi. Nel cast c'è anche la star dei giovanissimi Selena Gomez. Non pretende di strappare lacrime, e forse proprio per questo è un film riuscito. di più
Louis Leterrier -Now You See Me
Film diretto da Louis Leterrier e con un ricco cast composto dai vari Mark Ruffalo, Morgan Freeman, Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Melanie Laurent, Michael Caine, Dave Franco e Woody Harrelson. Spicca su tutti l'interpretrazione del primo, attore che considero uno dei più bravi attori in circolazione, e quella del solito Harrelson. Bene anche Morgan Freeman, ma non è una novità. Film ambizioso e a tratti pure spettacolare che racconta di un gruppo di quattro maghi che in una storia impelagata tra finzione e realtà compiono delle rapine durante i loro spettacoli. La parte iniziale è bella e affascinante, ma il film si perde diventando una specie di action movie con i soliti inseguimenti in auto visti e rivisti mille volte. Recupera qualche punto nel finale, ma il mio giudizio nel complesso è insufficiente. Si poteva fare di meglio. di più
Omero
Osso fondamentale del braccio di più
Pendragon -The Masquerade Overture
Percorso fiabesco attraverso il meglio che il new progressive dei Pendragon possa offrire. Chi cerca fracassate metallare è meglio che vada altrove. Bellissimo (a parte la copertina...) di più
The Flower Kings -Unfold the Future
Un doppio ricchissimo, una vera e propria summa degli insegnamenti del grande progressive. Tantissimi Yes, qualche spruzzata del Gigante Gentile qua è là, il tutto mescolato sapientemente alle migliori citazioni dei Caravan e della Scuola di Canterbury. Magistrale e godibilissimo. di più
Vasco Rossi -Non Siamo Mica Gli Americani
Considerato il rocker italiano d'eccellenza. Mah? Molti dubbi... l'ho sempre odiato.
Questo "lavoro" comunque è passabile. di più
Offspring -Smash
Madò, che bello! di più
The Jesus and Mary Chain
Enormi, grandissimi. Psychocandy è un album epocale, capace di dividere la storia del rock in un prima e un dopo. di più
Niccolò Fabi -Una somma di piccole cose
Non avevo mai ascoltato nulla della sua produzione solista, ma avevo sempre guardato con simpatia a questo cantautore. Ho ascoltato questo disco più per curiosità che altro e ne sono stato colpito molto positivamente, tanto che lo considero uno dei migliori dischi di musica cantautorale italiana più o meno recente io abbia ascoltato nell'ultimo periodo. Alcune tracce mi hanno fatto pensare ai migliori episodi dei Perturbazione ('Ha perso la città', 'Facciamo finta', 'Una mano sugli occhi'), altre rimandano inevitabilmente alla tradizione cantautorale italica e autori fondamentali come De Gregori (penso a 'Vince chi molla'), ma in realtà tutto è comunque soprattutto farina del suo sacco, da 'Una somma di piccole cose' a 'Le cose non si mettono bene', 'Le chiavi di casa', e segno di una maturità artistica che penso sia oramai cosa riconosciuta. di più