Delirious Luminal - "Free Rock"

"Vieni al Seven stasera, suona un gruppo di tutte ragazze" ...Fu con questa frase che conobbi per la prima volta le Delirious Luminal, ammetto che i gruppi composti da ragazze non mi hanno mai convinto appieno, non essendo un grande fan delle Hole, ma questo è solo un pregiudizio. Dovetti ricredermi, tutto sommato mi ha sempre affascinato l'idea di una ragazza dietro le pelli o con in mano una chitarra elettrica o un quattrocorde (nel loro caso un cinquecorde). Alle cantanti donna eravamo già abituati, dato che molti gruppi hanno la loro "frontwoman". Il caso qui però è diverso: sono sempre stato grandissimo fan dei cantanti/chitarristi, ebbene qui abbiamo una frontwoman/chitarrista, cosa posso mai volere di più? Bella musica fatta da loro ovviamente!

Quando arrivai stavano eseguendo una cover, quindi non mi fu chiaro fin da subito che facevano anche musica propria, mi rimase impresso il ritornello (Lobotomizzatemi, Lobotomizzatemi, DoReMiFaSolLaSi) di quello credo si possa definire ormai il loro "cavallo di battaglia" che è appunto "Eratomica".

Decisi che dovevo approfondire assolutamente, un po' sul loro MySpace, un po' qualche spezzone presente su YouTube, quando finalmente ad una serata di metà luglio al nostro adorato Marianiello Jazz Café riesco a mettere le mani sul loro EP, "Free Rock", che è stato nello stereo della macchina e di quello a casa per settimane.

EP che può soprendere molto per numerose cose: la prima la più ovvia, la presenza di canzoni cantate sia in Italiano che in Inglese, che in qualità di madrelingua non può che farmi piacere vedere gruppi non inglesi voler utilizzare un linguaggio più internazionale. La seconda cosa che mi ha sorpreso è la presenza di una batteria molto atipica per il genere che vuole far supporre chitarristicamente parlando, innumerevoli stacchi e rullate, cassa costante, quasi volesse imitare un doppio pedale e piatti stoppati come nel miglior stile Heavy Metal, anche se siamo ben distanti da questo genere. Canzoni che si presentano quasi tutte come semplici e soft ballad, scandite da arpeggi a chitarra e leggere melodie vocali, ma state certi che non è questo che avrete appena attacca la batteria, anche se abbiamo momenti magari un po' più dolci, come "Time 4", come dimostra anche il testo, e quelli un po' più aggressivi come vuole suggerire il titolo, appunto "Anger". Poi possiamo immergerci totalmente nella melodia vocale di "Dammi Luce", fantastica performance vocale che riesce a distogliere l'attenzione dall'ascolto degli altri strumenti. Infine abbiamo "Eratomica", come detto prima, probabile cavallo di battaglia della band, che dal vivo probabilmente rappresenta uno dei migliori momenti del gruppo. Batteria violenta come sempre, il suo ritornello orecchiabile, e fantastici frammenti melodici

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