Se è vero che "Japanese Tears" è stato il primo album pubblicato da Denny Laine dopo lo scioglimento degli Wings è anche vero che conteneva canzoni composte prevalentemente in quel periodo.

"Anyone Can Fly", invece, contiene materiale composto successivamente e, bisogna dire, che molti brani non avrebbro affatto sfigurato in un album Wings, oltretutto il sound e la produzione sono davvero curati. Denny aveva lavorato alacremente per pubblicare un degno lavoro di "ri-esordio" accompagnato da un ottima band.

I riscontri commerciali furono, però, scarsi e questo, unitamente a successivi problemi economici, contribuì alla graduale decadenza dell'autore.

Si comincia con Running Round in Circles, divertente canzone con vena reggae tropicale, che in Italia venne utilizzata per pubblicizzare una marca di gelato (praticamente Denny nel nostro paese si sentì solo in alcune pubblicità). Da sola vale quasi tutto il disco.
Notevoli sono anche "Who Moved The World", delicata e triste ballata, la potente "Racing Cars", con l'incipit simile a "Faster" di George Harrison e "Various Shapes and Forms".

Anyone Can Fly è una ballata con predominanza di chitarra acustica, impegnata socialmente, racconta delle condizioni di vita dei senzatetto e di un incidente ad un ciclista a cui Denny assistette.
Purtroppo dello scarso ed immeritato successo a cui andò incontro l'album risentiranno i lavori successivi.


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