In questi giorni di inizio anno, ho notato che il punk rock/hardcore è entrato nel palinsesto di DeBaser, e di conseguenza anche nel palinsesto dei miei ascolti ed intermezzi musicali. Quindi ho deciso di parlarvi di un dischetto, a mio parere molto molto molto godibile, di un gruppo per lo più sconosciuto sempre rimasto nell'ombra ma che vale, è questo cd ne è una piccola conferma. Sto parlando dei Descendents, band punk-rock/hardcore attiva già dal 1978 in quel di Los Angeles.
Il suono dei Descendents nonostante si sia pulito negli anni è comunque un fresco punk-rock e perché no pop-punk, così i detrattori saranno contenti, decisamente di presa, coinvolgente e ritmato. I Descendents non sono mai stati seriamente una band più che altro un progetto per fare musica divertimento e far presa sulle ragazze per stessa ammissione dei componenti, mai troppo conosciuti al grande pubblico ma un piccolo fenomeno nell'Underground. Comunque dopo aver passato gli anni '80 quasi non esistendo, nel 1996 quando ri-esplode il "fenomeno" punk-rock eccoli di nuovo con questo gradevolissimo "Everything Sucks".
Mi chiedo come ci si possa sentire a suonare, tour-are, fare dischi e rimanere lì facendolo per passione e divertimento quando poi arrivano quattro gruppetti, quattro, che rifanno quello di altri pensando più alle creste e pantaloni sbrindellati piuttosto che alle idee o quantomeno all'onestà contenutistica. Lo so, lo so, sto parlando di pop-punk-rock ma c'è modo e modo, ci sono i Green Day e gli Offspring e i Good Charlotte e ci sono i BR, Ramones e Descendents. Qui troviamo tanta buona melodia, ma anche tanta furia e scanzonamento classici del genere. Veloci e potenti accordi sparati a raffica dalla chitarra, distorta alla Ramones tanto per capirci, orecchio per la melodia e buoni pezzi.
"Everything Sucks" è una buona opener ben tirata mentre la seconda "I'm The One" mi fa chiedere perché "Basket Case" abbia spopolato e questa no... La song nr. 3 "Coffee Mug" è una furia Hardcore di poco più di 35 secondi da ascoltare alta ma mooolto alta. Altre canzoni degne di nota sono "Caught" decisamente cattiva e "Doghouse". "Eunuch Boy" e "This Place" aumentano il ritmo e la velocità, mentre le ultime due canzoni del cd sono delle piccole perle di rock n roll-pop-punk rock che si fanno ascoltare più che volentieri. Insomma, questo disco è consigliato a tutti quelli a cui non dispiace passare mezz'ore in compagnia di post surf, acid pop punk rock senza fronzoli ed onesto.
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