Fuori: giornata di sole caldo, brillante e cielo azzurro intenso, una meraviglia a cui non ti abitui mai.

Dentro: giornata di buio infernale, umore pessimo, pioggia sporca, occhiali da sole (ti ripari da te stesso).

Sali in macchina, vuoi "andare", ma non hai una meta: vuoi andare, ma dove?

Che ti frega del dove, basta che sia lontano da qui. Metti in moto, metti un CD e decidi: arrivo fin dove me lo permetterà la musica. Proprio così: la musica è il motore e le parole sono la benzina.

Quattro colori: rosso-amore, giallo-odio, nero-morte, blu-vita.  Che strano, penso, mentre mi faccio guidare dalle sensazioni, esaltate da un volume assolutamente folle, le canzoni hanno un colore: semplicemente geniale!

Un album che [Come un oceano]  ti avvolge, quasi ti aggredisce e poi ti restituisce alla terraferma.

Arrivi al punto della svolta, torni indietro. La giornata sembra meno uggiosa, sei arrivato all'Essenza, al colore della tua mattinata, adesso ti riordini e togli gli occhiali: fai schifo con quelle occhiaie, ma che ti frega dal nero, sei passato al giallo,  poi al rosso e adesso sei pronto per il blu.

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