Che belli questi gruppi misconosciuti che si dannano -nel vero senso della parola- e utilizzano gli strumenti come fossero davvero delle armi rudimentali.

Molti perdono la fiducia nei propri idoli che si commercializzano sempre più e pensano più a spararsi pose che a fare dischi? Niente paura, ci sarà sempre qualche band brasiliana che scuoterà la vostra testolina annoiata. Perchè laggiù sono ancora genuinamente rozzi e primitivi, perchè i Diabolic Force non vanno oltre la prima metà degli anni Ottanta.

"March To Calvary" è un tuffo nostalgico nel passato remoto del metal, nel tempo in cui i Sodom si dilettavano con un primo black metal. E allora giù pesanti con citazioni grosse quanto una casa di Metallica primissimo stile nelle parti più raffinate (leggasi: assoli), cavalcate scippate agli Iron Maiden di Clive Burr, filosofia di vita (e timbro vocale del cantante) che attinge dai Venom e dalla loro estrema voglia di fare casino senza perdersi in inutili giri di accordi chissà quanto elaborati.

L'originalità non s'è vista, la tecnica strumentale è appena sufficiente, ma a cosa serve se il risultato è di tale bontà? Pur tra mille rimandi si riesce a trovare una soddisfacente varietà ritmica (anche se le parti in mid tempo scocciano molto presto), il quadro d'insieme è una più che buona valvola di sfogo per coloro che vogliono provare le stesse emozioni di allora. Vi dispiace continuare a logorare il vecchio vinile di 'Obsessed By Cruelty' oppure quello di 'Welcome To Hell'? Allora i Diabolic Force potranno essere un piacevole diversivo.

Piacevolmente malvagi. Uno dei (tanti) dischi che sulla highway to hell suonerebbe benissimo. 

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