Innamorarsi di una canzone. Solo innamorarsi di una donna è meglio (o di un uomo, ovviamente). Con Diego Mancino era già successo. "Cose che cambiano tutto". Quel video che richiamava i '70, momenti che abbiamo sfiorato e non vissuto. Ricordi, nulla più.

"Ci sono cose più importanti, del cuore nero di certe fanciulle affascinanti".

Ed adesso: "Ma cosa c'è di impossibile, quando mi guardi così mentre ti parlo, di tutta la vita che voglio".

Ci eravamo dimenticati di Diego Mancino, come di tutti gli amori estivi. Poi, abbiamo scoperto che aveva fatto una nuova canzone. Se aveva fatto una gran canzone, magari ne aveva fatta un'altra. Ed è così. L'abbiamo ascoltata a mesi di distanza dalla sua uscita. Per caso. Tutto ciò che è importante avviene per caso. Ed anche se è un'altra, è la stessa tipa di cui ci eravamo innamorati quell'estate.

"L' impossibile non c'è".

Funziona così: hai il dono di scrivere grandi canzoni. Ma la Sony ti molla perché non vendi. Però riesci ancora a scrivere grandi canzoni. E poi trovi qualche coglione che se ne innamori. Scrivi canzoni che solo i coglioni pensano siano grandi canzoni.

Dunque: Diego Mancino scrive ballate indimenticabili, fuori dal tempo, cristallizzando suoni che provengono da qualche punto degli anni '70, probabilmente, e le canta come fosse Fausto Leali. Credo abbia le stesse possibilità di arrivare al primo posto in classifica che l'Empoli di vincere il prossimo campionato. Ma ci prova. Forse fa musica pop, non so. So solo che in mezzo alla merda dilagante, scrive canzoni per le quali sono sicuro che tutti i grandi campioni ucciderebbero. Non lo ammetteranno mai. Tanto vendono milioni di copie. Lui no. Quindi il coglione è lui. E noi.

"Milano E L'Impossibile" la trovate in un cd raccolta con altri nomi interessanti della musica pop italiana, "Bertallosophie Altri Suoni Italiani". Ha fatto un altro paio di cd da solo. Di "Cose che cambiano tutto" ne parla, su DeBaser, con grazia, Vi.

"Avere il mondo in tasca e non sentire niente, desiderare tutto e non amare niente, in un mondo che sa tutto, non sapere fare niente".

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