Ho resistito all'impulso primordiale di scrivere la recensione di getto -> that is:
- ricevuto il cd,
- aperto l'involucro (che può essere più o meno difficile da aprire a seconda dalla paura dei ladri che ha chi manda),
- messo il pezzo di plastica rotondo nel lettore (che può essere oggigiorno computer, automobile, astronave o tostapane o macchina del caffè (nespresso) ma un lettore cd no, perché ormai è fuori moda e fuori onda),
- pigiato il triangolino isoscele che universalmente oramai significa "fammi sentire ciò che hai da dire /cantare/suonare"
- ascoltato il tutto,
- storto il naso perché non c'erano abbastanza distorsori
QUINDI
- ho respirato profondamente
- ho aspettato che il sole tramontasse e risalisse
- ho riascoltato tuto
- ho letto quel che saggiamente dicevano altri (per tutti valga questa, che mi sembra saputa, ponderata e ben scritta)
- ho prodotto un giudizio articolato in più parti, per quanto semplici:
a) il dischetto (scusate l'arcaica defnizione ma noi nati col vinile in mano siamo gente così) alla fine è bello e mi piace: non spacca i timpani perché non li vuole spaccare. è un'altra cosa.
b) mick collins è un paraculo, ma è un paraculo bravo e a me i paraculi bravi sono simpatici.
c) tanti cambiano e tanti hanno cambiato, non tutti con buoni risultati. chi ci riesse sensa sputanarse tropo l'è un CENIO.
d) mick collins è un cenio.
e) quando lo quotano in borsa compro le azioni.
a questo punto io ho fatto la mia parte.
Chi vole sentire, sente. chi non vole.. eh! pasiensa!
Elenco e tracce
Carico i commenti... con calma