DJ Muggs The Black Goat ‎– Dies Occidendum (Sacred Bones Records 2021)

Genere: Hip Hop

Il produttore discografico Lawrence Muggeroud, in arte Dj Muggs, è un musicista poliedrico che da anni collabora con grandi artisti, Beastie Boys, Tricky, Janet Jackson e tanti altri, ma va ricordato, innanzitutto, per aver dato vita, nei primi anni 90, ai Cypress Hill seminale gruppo rap. Louis Freese e Senen Reyes lo affiancano in questa prima avventura in cui ci racconta la sua adolescenza randagia, vissuta pericolosamente per le strade di Cypress Ave, a South Gate, Los Angeles. La collina dei cipressi, Cypress Hill, appunto.

Dal 1997 pubblica dischi e singoli da solista esplorando e cercando di alzare sempre più l’asticella della musica rap/hip-hop. DIES OCCIDENDUM è il suo ultimo lavoro e mi sembra particolarmente interessante sin dalla copertina in stile basso medievale, quasi a voler profetizzare alla civiltà ormai smarrita, un ritorno a tempi tragici segnati da miserie e sventure. Il disco è composto da dieci brani strumentali perfettamente amalgamati che miscelano al meglio atmosfere dark hip-hop, ambient e psych rock con elementi moderni di trap, una varietà stilistica veramente unica nel suo genere. Oscuro e inquietante, dominato da sintetizzatori bass-heavy e batteria sincopata. Ai cori dolorosi di “The Chosen One” delimitati da loop di piano stile horrorcore si alternano voci e richiami ad immagini di vecchi film horror. L'intero disco suona come un 45 giri fatto girare a 33.

"Nigrum Mortem" ha una cadenza più distorta in quanto incorpora il suono di chitarre doom stoner e una base di organo che si intreccia con una linea di batteria free jazz dal suono smorzato. “Transmogrification” che chiude l’album è caratterizzato, in gran parte, dal frinire dei grilli e dal crepitio di qualcosa che brucia, probabilmente legna in un camino di un antico maniero.

C'è un po' di Burial e un po' di DJ Shadow nello stile di Muggs, lo stesso tipo di energia; e se riusciamo a mettere da parte alcuni pregiudizi (lo dico anche per me) nei confronti di alcuni tipi di musica, collochiamo tranquillamente, e spesso, DIES OCCIDENDUM nel giradischi, nel lettore CD nell’iPod o qualsiasi altro riproduttore di musica vi aggrada. Ne vale la pena.

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