Dall'Apocalisse di Giovanni:

Ap 14: 7; 16: 1-9 (Es 9: 22-25; 7: 19-21; 10: 21-23)
6 I sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono a sonare.
7 Il primo sonò la tromba, e grandine e fuoco, mescolati con sangue, furono scagliati sulla terra. Un terzo della terra bruciò, un terzo degli alberi pure e ogni erba verde fu arsa.
8 Poi il secondo angelo sonò la tromba e una massa simile a una grande montagna ardente fu gettata nel mare. Un terzo del mare diventò sangue,
9 un terzo delle creature viventi che erano nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
10 Poi il terzo angelo sonò la tromba e dal cielo cadde una grande stella, ardente come una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e sulle sorgenti delle acque.
11 Il nome della stella è Assenzio; e un terzo delle acque diventò assenzio. Molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare.
12 Quando il quarto angelo sonò la tromba, fu colpito un terzo del sole, della luna e delle stelle: un terzo della loro luce si spense e il chiarore del giorno, come quello della notte, diminuì di un terzo.
13 Guardai, e udii un'aquila che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che tre angeli stanno per sonare!»

(Es 10: 12-15; Gl 2: 1-11) Ap 16: 10-11
9, 1 Poi il quinto angelo sonò la tromba e io vidi un astro che era caduto dal cielo sulla terra; e a lui fu data la chiave del pozzo dell'abisso.
2 Egli aprì il pozzo dell'abisso e ne salì un fumo, come quello di una grande fornace; il sole e l'aria furono oscurati dal fumo del pozzo.
3 Dal fumo uscirono sulla terra delle cavallette a cui fu dato un potere simile a quello degli scorpioni della terra.
4 E fu detto loro di non danneggiare l'erba della terra, né la verdura, né gli alberi, ma solo gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte.
5 Fu loro concesso, non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi con un dolore simile a quello prodotto dallo scorpione quando punge un uomo.
6 In quei giorni gli uomini cercheranno la morte ma non la troveranno; brameranno morire ma la morte fuggirà da loro.
7 L'aspetto delle cavallette era simile a cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano come delle corone d'oro e la loro faccia era come viso d'uomo.
8 Avevano dei capelli come capelli di donne e i loro denti erano come denti di leoni.
9 Il loro torace era simile a una corazza di ferro e il rumore delle loro ali era come quello di carri tirati da molti cavalli che corrono alla battaglia.
10 Avevano code e pungiglioni come quelli degli scorpioni, e nelle code stava il loro potere di danneggiare gli uomini per cinque mesi.
11 Il loro re era l'angelo dell'abisso il cui nome in ebraico è Abaddon e in greco Apollion.
12 Il primo «guai» è passato; ecco, vengono ancora due «guai» dopo queste cose.

Is 5: 26-30; Am 4: 6-12; Ap 16: 12-16
13 Poi il sesto angelo sonò la tromba e udii una voce dai quattro corni dell'altare d'oro che era davanti a Dio.
14 La voce diceva al sesto angelo che aveva la tromba: «Sciogli i quattro angeli che sono legati sul gran fiume Eufrate».
15 E furono sciolti i quattro angeli che erano stati preparati per quell'ora, quel giorno, quel mese e quell'anno, per uccidere la terza parte degli uomini.
16 Il numero dei soldati a cavallo era di duecento milioni e io udii il loro numero.
17 Ed ecco come mi apparvero nella visione i cavalli e quelli che li cavalcavano: avevano delle corazze color di fuoco, di giacinto e di zolfo; i cavalli avevano delle teste simili a quelle dei leoni e dalle loro bocche usciva fuoco, fumo e zolfo. 18 Un terzo degli uomini fu ucciso da questi tre flagelli: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle bocche dei cavalli.
19 Il potere dei cavalli era nella loro bocca e nelle loro code; perché le loro code erano simili a serpenti e avevano delle teste, e con esse ferivano.
20 Il resto degli uomini che non furono uccisi da questi flagelli, non si ravvidero dalle opere delle loro mani; non cessarono di adorare i demòni e gli idoli d'oro, d'argento, di rame, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare.
21 Non si ravvidero neppure dai loro omicidi, né dalle loro magie, né dalla loro fornicazione, né dai loro furti.

Da 12: 7-9 (Ez 2: 8-10; 3: 1-4)
10, 1 Poi vidi un altro angelo potente che scendeva dal cielo, avvolto in una nube; sopra il suo capo vi era l'arcobaleno; la sua faccia era come il sole e i suoi piedi erano come colonne di fuoco.
2 Egli aveva in mano un libretto aperto e posò il suo piede destro sul mare e il sinistro sulla terra;
3 poi gridò a gran voce, come un leone ruggente; e quand'ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire le loro voci. . . "

I Don Caballero, anche se orfani di Ian Williams, dal vivo suonano più o meno così. E' matematico...

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