La Rettore (perchè questo è il suo nome d'arte e no Donatella Rettore) "nonostante il successo" ottenuto nei primi anni '80, è stata un'artista tutt'altro che disimpegnata e di scarso livello e, (nonostante il controsenso) proprio nel periodo di maggior fama ha sfornato i suoi lavori migliori: già questo è strano.

La Rettore è innanzitutto una cantautrice (tutti o quasi i suoi testi sono scritti da lei) e i suoi testi trattano temi di denuncia sociale e temi tabù poco dibattuti (almeno all'epoca), facendo uso di molti doppi sensi. La Rettore poi è un'icona popolare degli anni '80 italiani, è un personaggio ironico, a colori, trasgressiva, anticipatrice in Italia della moda, dell'età del consumismo, delle tv libere e del benessere.

Dopo alcuni album tipicamente cantautoriali, nel 1979 si forma l'immagine della Rettore e la sua musica segue questa. Si tratta di un pop giocoso, ballabile, che sicuramente pecca d'ingenuità ma è piacevole. 'Kamikaze rock'n'roll suicide' del 1982 è forse il suo album più apprezzabile, ma è sicuramente anche l'ultimo degno di nota.

L'album, con chiari riferimenti alla cultura giapponese, è dedicato al tema del suicidio che la Rettore cerca di sdrammatizzare (forse è stato anche questo il segreto del suo successo): "Lamette" fu un successone "nonostante" il testo ("dammi una lametta che mi taglio le vene… ").

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