Grande serata quella del 29 ottobre 2007 al Datch Forum di Assago per una delle 4 date italiane del Chaos In Motion Tour 2007/2008. Io c'ero, era la prima volta che mi andavo ad un concerto... poi andare ad un concerto di quello che per me è il miglior gruppo di sempre, addirittura migliore di band storiche come Queen e Beatles, è un'emozione doppia se non tripla!

Io e il mio amico arriviamo lì accompagnati da suo padre, io mi prendo una delle maglie in vendita nelle bancarelle là fuori (purtroppo c'erano anche quelle dei Tokio Hotel, che si sarebbero esibiti lì il giorno dopo, e fidatevi stonavano parecchio) e ci mettiamo regolarmente in fila... all'entrata troviamo il palco allestito e rimaniamo chiaramente ammaliati dalla strumentazione dei vari componenti del gruppo, in particolare il mio socio è colpito quando vede il continuum di Jordan Rudess lì pronto insieme a tutto il resto. Fra i particolari della scenografia vediamo un cartello circolare con il logo del gruppo, alcune formiche giganti (e abbiamo assistito al momento in cui venivano portate sul palco) e un semaforo con i dischi al contrario al di sopra del palco.

Si spengono le luci per la prima volta ed ecco sul palco i supporters Symphony X... In quel periodo non li conoscevo bene, ascoltavo soltanto "The Divine Wings Of Tragedy" ogni tanto, ma ho seguito comunque con piacere i 40 minuti circa della loro esibizione. Poi, un quarto d'ora di pausa, giusto il tempo per andare a pisciare. Ed ecco la luce verde del semaforo accendersi e tutte le altre spegnersi. Un video riassuntivo della loro carriera, una breve intro suonata da loro stessi e partono subito forti con "Constant Motion", fresca dall'ultimo OTTIMO (al di là di quello che dica l'insopportabile massa di detrattori che spesso ascolta i dischi senza criterio...) "Systematic Chaos" e lì è headbanging senza fine da parte mia... e poi boato quando cominciano a suonare i primi picchi di chitarra del classico "Strange Déjà Vu" dal capolavoro "Scenes From A Memory" mentre per quanto riguarda "Blind Faith" dal geniale "Six Degrees Of Inner Turbulence" giuro che non mi sarei mai aspettato di trovarla in scaletta, però ci ha comunque scaldato gli animi, soprattutto vedendo un gran Rudess allungare l'intro iniziale e la melodia di piano che interviene centralmente. Poi è la volta di "Surrounded" dallo storico "Images And Words"... Certo avremmo tutti preferito una "Metropolis" o una "Pull Me Under" ma l'album divenne famoso anche per altre canzoni! Qui la song è stata allungata attorno ai 10 minuti... fra l'assolo aggiunto da Petrucci come intro e la cover di "Confortably Numb" aggiunta dopo la seconda strofa.

E poi, senza interruzione comincia la pesante "The Dark Eternal Night" dall'ultimo album, canzone che volevo assolutamente sentire dal vivo, è lì è davvero il finimondo! La mia testa rischia letteralmente di staccarsi dal collo sull'headbanging sul solo di Petrucci prima del finale, così come al tizio seduto vicino al mio socio e sul solo al continuum nel finale di Jordan Rudess insisto perché il mio amico, che adora tale strumento e sarebbe tentato un giorno di provarlo, di riprenderlo...

Poi arriva il solo dello stesso Jordan che dopo averci ancora esaltato con il continuum passa alla keytar, nuovo strumento del suo equipaggiamento è lì è zeffiro dolce (come dice Pellegatti) per noi presenti... e inaspettatamente con tali strumenti introduce "Lines In The Sand" altro classico del loro repertorio tratto dal criticato album "Falling Into Infinity", brano che se non sbaglio mancava nelle scalette da un paio di anni (così dice mio cugino, che conosce i Dream da molto più di me), Poi ancora dall'ultimo album "The Ministry Of Lost Souls", con accendini accesi sulla parte lenta e scatenati sulla parte strumentale, e per intero la suite "In The Presence Of Enemies" che come promesso eseguono la suite nella sua integrità, a ulteriore testimonianza del fatto che la divisione in prima e seconda parte nel cd è dovuta soltanto a motivi di omogeneità.

Poi il saluto finale... di già? Poi la band rientra sul palco (da notare Portnoy con la maglia dell'Italia)... tutti gridano "Metropolis"... e invece ecco che propongono un medley composto da frammenti di ultime tracce dei vari album... Comincia con "Trial Of Tears" (ultima di "Falling Into Infinity"), poi "Finally Free" (ultima di "Scenes From A Memory"), "Learning To Live" (ultima di "Images And Words"), "In The Name Of God" (ultima di "Train Of Thought") e "Octavarium" (ultima di "Octavarium") alla quale aggiungono pure un sample dal film "Il Padrino".

E tutti che salutano con il "po-po-po" dei mondiali.

Nel complesso una grande serata ci siamo divertiti tutti però qualcosa da dire sulla scaletta direi che c'è! Decisamente troppo breve, non sono abituato a vedere scalette così riduttive da parte loro...

Discutibile sicuramente la scelta di lasciare molto volentieri fuori dalle scalette di questo tour classici come "Metropolis", "Pull Me Under", "The Spirit Carries On"... Poi nessun brano in scaletta da "Awake", che è uno degli album più importanti del gruppo, ma come si fa! Tralasciato anche il debut "When Dream And Day Unite".

Ma sinceramente tutto ciò interessa poco. È stata una bella serata, ci siamo divertiti, siamo tornati a casa contenti e questo è l'importante!

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