Porto pace e amore!

Potrei piangere ad ogni disco vaporwave, giuro che compro a vagonate di euri, chi mi fa un'enciclopedia approfondita su questa esplosione atomica di genere. La vaporwave è come il post-punk (eh la Madonna), nel senso, era nato come genere a se stante, abbastanza identificativo, figlio della chillwave. Poi si è ramificato in tanti piccoli sottogeneri, ognuno di essi a se stante (future-funk, mallsoft, plunderphonics, outsider ambient, sound collage e più chi ne ha più ne metta); ribadisco, perpetuamente ed instancabilmente che è questa la musica della Generazione ZZZ o che ne so Generazione -1, persone che non si prendono assolutamente sul serio, con una musica che non si prende ancor di più sul serio, ma ha il fine di essere professionale nella totale ignoranza. Perpetuo questo pensiero per ficcarvelo in testa, perchè tanto so che gli horny, i workhorse e i proggen hanno capito tutto, noi siamo avanti maddafacca.

Il Disco: Placidità, Yeah, Dilatazione, Oh Yeah, scioglievolezza di Lindt, mmmmh, giaccio insaziabile sul letto, tutto è rallentato, poche note a piano, un synth delicato e per nulla opprimente. Ritmiche che viste da sole, vivono di casualità costruita a pennello. Slapping virile, Aww, Orizzonti caldi e tinte scarlatte.

Ora rifletto, la vaporwave potrebbe essere la naturale continuazione della chillwave, dove quest'ultima rappresentava in qualche misura la parte cruda, tantissime volte lo-fi e DIY se si vuole esagerare. Continuando il paragone con il post-punk, soprattutto la fase synth, gli inizi erano rappresentati da completi inetti che tentavano vie sperimentali allo strumento, DIY appunto. Con l'avvento di band come ABC, Scritti Politti, la seconda fase degl' Orange Juice, c'è stato il contro ribaltare nuovamente tutto, tornare dei ragazzi puliti e fare musica pulita, musica per borghesi adatta al popolo, senza però dimenticare da dove siamo venuti.

La Vaporwave è una musica pulita, asettica, calda si ma completamente creata dal gelo. Non esistono facce dietro questi dischi, sembrano degli album eseguiti casualmente ed i titoli o i nomi degl'artisti così astrusi, utilizzando scritture giapponesi, simboli particolari o nomi di strumentazioni (specialmente informatiche), rendono la visione dall'esterno completamente fottuta: è un uomo o una macchina a creare questo? Domanda banale ma non scontata. La critica è pesante e deve far riflettere, nulla deve essere scontato, il Rock non è scontato e non è bloccato, il Pop non è scontato e non è bloccato. C'è questa strana considerazione che gli anni '60 e '70 sono i migliori, potrebbe essere vero, c'è stato un gran fragore ma mi domando: Il movimento giovanile di quegl'anni era forte e rumoroso, a dispetto di quelli successivi, fino ad arrivare ad oggi dove i giovani sono in netta minoranza, oppressi dagli adulti (che sono in numero maggiore). Come su tutto, la musica ne risente a riguardo e i media puntano ovviamente al pubblico più vasto, le reunion oppure le continue ristampe di dischi masticati, sputati, rimessi in bocca, digeriti, evacuati e rimasticati è il male dei nostri tempi.

La Vaporwave vi seppellirà e probabilmente si seppellirà da sola!

Carico i commenti... con calma