Non fu Elvis Presley l'innovatore della musica negli anni 50. Fu la più grande star che la musica avesse prodotto fino ad allora, il suo successo fu universale, e fu principalmente grazie a lui che il  rock'n'roll si diffuse in occidente. Milioni di ragazzine perdevano la testa quando "Elvis the Pelvis" esibiva il suo famoso movimento col bacino, ma i veri artefici della rivoluzione musicale furono Chuck Berry, Bo Diddley, Little Richard, Buddy Holly ed Eddie Cochran.

Per inquadrare l'artista, è bene dire che Jimi Hendrix lo riteneva l'unico musicista bianco dal quale aveva imparato qualcosa. Appena sedicenne si unì ad Hank Cochran (Non erano parenti), per formare i Cochran Brothers, un duo che suonava country. Il sodalizio finì quando Eddie conobbe Jerry Capehart, che divenne il suo manager e lo accompagnerà per tutta la sua breve vita. Dopo uno sfortunato provino alla Sun di Sam Phillips, trovò casa alla Liberty Records, per la quale incise "Twenty Flight Rock", un brano nel quale si coglie già la sostanza della musica che lo renderà celebre, un suono molto ritmato e senza fronzoli, che induce a muoversi al ritmo della chitarra. Apparve anche nel film "The Girl Can't Help It".

Per quanto giovanissimo, Eddie dimostrò presto di essere un valido cantante, autore, sessionman, chitarrista, divenendo in breve anche un esperto nel campo della registrazione, fu uno dei primi ad impiegare la tecnica dell'overdubbing, (sovraincisioni vocali, strumentali). Intanto che babbo e mamma ascoltavano "Mantovani" e "Ray Conniff", nel 58 compone "Summertime Blues", uno dei grandi capolavori del rock'n'roll, che lo promuove idolo giovanile. Ripresa innumerevoli volte da altri artisti, forse la cover più famosa è degli "Who".

Ho scoperto Eddie Cochran leggendo alcune interviste di musicisti punk, che affermavano di essersi rifatti più di tutto alla sua musica. Questo dimostra che il punk è un ritorno alle origini del rock'n'roll, dal quale ha ripreso la prodigiosa carica rivoluzionaria, con la differenza che nel 77 le canzoni erano suonate con rabbiosa energia, ed i testi si rivelavano dissacranti, spesso offensivi. "Sid Vicious" rilanciò ben due pezzi di Cochran, "C'mon Everybody" e "Somethin' Else", mantenne quasi invariata la cadenza e l'architettura melodica, cambiando solo l'impatto visivo ed interpretando rozzamente.

Non aveva ancora compiuto 22 anni quando nel 1960 moriva in un incidente stradale, dopo un trionfale tour in Inghilterra. Nonostante una carriera brevissima divenne rapidamente una figura di culto, un artista che con una manciata di canzoni è riuscito a trovare posto nella storia della musica. Quattro dischi nei quali è contenuto tutto il lavoro pionieristico di questo leggendario rocker, composizioni sue, cover, ed altre registrazioni indicative della sua vita d'artista.

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