Surreale come la scena di Magnolia in cui le rane piovono dal cielo, liquido e supercool come La forma dell’acqua di Guillermo del Toro, Oceano è un grandioso disco di pop post moderno con i crismi dell’indie, del dream pop, con una sana aggiunta, qua e là, di psichedelia. Spiazza a tratti la deriva quasi demenziale (tipo nel ritornello di “In piedi sulle pinne” dove fa il verso a uno storico spot dei tempi di Carosello della Negroni… le stelle sono tante…. Capito no?) ma in generale, vista la premessa iniziale di un mondo a rovescio (i pesci hanno conquistato il mondo (nel primo brano, La pesca degli umani), non ci si poteva aspettare altro. Fantasioso nei testi, Huomorales supera sé stesso nella bellissima Tracheotomia, una bellissima pop song dreamy che fa pensare a una sorta di Morrisey catapultato ne Il bar sotto il mare di Stefano Benni. Acquatico.
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