Valeriorivoli

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 "È il loro capolavoro anomalo, non suoneranno più così."

 "Le chitarre finiscono al chiodo, i miti crollano, ma le belle canzoni restano."

La recensione riflette su "Their Satanic Majesties Request" come un album unico e sperimentale dei Rolling Stones, ricco di influenze psichedeliche e arrangiamenti innovativi. L'autore intreccia ricordi personali con l'analisi musicale, sottolineando il fascino intatto delle canzoni nonostante il passare del tempo. Un'opera che resta un capolavoro anomalo nella discografia della band. Ascolta ora l'album psichedelico che ha segnato un'epoca dei Rolling Stones!

 Tu, un inno al cattivo gusto adatto per le peggiori discoteche della riviera romagnola.

 Un altro grande aiuto per 'dichiarazioni' in zona cesarini, a fine festa.

La recensione celebra l'album 'Tu' di Umberto Tozzi come un classico tormentone estivo italiano, capace di evocare ricordi nostalgici e atmosfere d'amore spensierate. Con brani freschi e divertenti, il disco è un simbolo di musica pop leggera e immediata, perfetta per atmosfere da festa e momenti romantici. Nonostante appaia volutamente leggero e talvolta kitsch, è ricordato con affetto e ironia. Scopri l'estate italiana con l'album 'Tu' di Umberto Tozzi!

 Le Ragazze Pon Pon è ormai un cult movie!

 La scuola più che maestra di vita è lo specchio nero della società.

Le Ragazze Pon Pon di Jack Hill è un cult movie anni '70 che miscela porno soft e critica sociale. Racconta la vita sessuale e corruzione in un college americano, tratteggiando un quadro sociologico amaro e realistico. Il film, volto a riflettere un’epoca ormai passata, è apprezzato per il suo valore nostalgico e per aver anticipato temi inquietanti. Non privo di scene censurate, resta una pietra miliare del cinema di genere. Scopri il cinema cult anni '70 che ha anticipato i tabù sociali, guarda Le Ragazze Pon Pon!

 Anche se l’album chiude la collaborazione tra Battisti e Mogol, questa Giornata Uggiosa non si è sbiadita con gli anni.

 Il concept si chiude col dolce incubo di 'Con il nastro rosa', con assolo pinkfloydesco e un soffuso e un pò orrorifico coro finale.

La recensione celebra 'Una giornata uggiosa' di Lucio Battisti come un concept album intramontabile che esplora malinconie e crisi personali, grazie a una ricca varietà di atmosfere sonore. Nonostante le critiche alla produzione pop troppo marcata, l'album rimane un punto di riferimento nella discografia di Battisti, segnando la fine della storica collaborazione con Mogol. L'analisi personale dell'autore arricchisce il racconto e dona una dimensione intima al disco. Scopri il viaggio emozionale di Lucio Battisti in Una giornata uggiosa!

 Il viaggio nel tempo dei protagonisti del film serve a tutti noi.

 Mi sono rivisto a tentare passi hustle con la vicina di casa, all’ombra di una lava lamp e 2 luci psichedeliche improvvisate.

La recensione analizza 'I visitatori del sabato sera' di Lucas Rainer, un film del 1990 che mischia sci-fi, commedia e musicarello ambientato negli anni '70. Pur considerato un flop in Italia, il film è apprezzato per la colonna sonora e per la sua capacità di evocare la nostalgia e riflettere su temi sociali quali la memoria storica e le derive culturali. Il tono emozionale e nostalgico trasporta lo spettatore in un viaggio sentimentale attraverso musica, balli e atmosfere vintage. Scopri un cult anni '90 che unisce viaggio nel tempo e nostalgia vintage!

 Se cantando il classico napoletano "Tu can not chiagne" vendette un milione di copie, con "Miele" il Giardino dei Semplici spopolò letteralmente.

 "Miele, Era il colore dei nostri corpi addormentati sotto il sole..."

La recensione celebra «Le Favole del Giardino» del 1977, un album che rappresenta una melodia pop raffinata in un’epoca dominata da folk e progressive. La canzone «Miele» brilla come un classico estivo, ancora oggi evocativo di calde giornate e dolci ricordi. L’autore ricorda con nostalgia l’impatto emotivo della canzone, sottolineandone il successo e la sua importanza nella musica italiana retrò. Ascolta «Miele» e riscopri la magia del pop italiano anni ’70!

 Un grande film dove cinema e pop art si fondono: i suoi fotogrammi scorrono come piccoli affreschi nel mio Tv color.

 Mr. Freedom è il paladino del partito delle libertà, un incrocio tra sceriffo texano, Superman e un footbal player vitaminizzato.

La recensione celebra Mister Freedom di William Klein come un film che unisce pop art e cinema B, con una forte critica e profezia politica sul declino americano. L'autore apprezza il valore estetico degli 'affreschi' visivi del film nonostante la qualità deteriorata della pellicola. Il film è visto come una satira post-sessantottina che anticipa simboli e temi della cultura pop e della politica globale, con un cast di rilievo. La recensione sottolinea il tono satirico e profetico particolare del regista. Guarda Mister Freedom per un viaggio pop e satirico nella storia americana e cinematografica.

 Gli Shampoo non si sono mai presi troppo sul serio, a differenza delle cover bands più vere degli originali.

 La magia del dialetto napoletano è restituita alla sua grande tradizione di musicalità che certo non sfigura in brani inglesi.

L'album In Naples degli Shampoo è una divertente e originale reinterpretazione in dialetto napoletano delle canzoni dei Beatles. La band, nata come uno scherzo nel 1976, ha saputo riscattare la tradizione musicale partenopea con un'ironia intelligente, rinnovando brani iconici senza mai prendersi troppo sul serio. La recensione sottolinea il valore culturale e musicale del progetto, lontano dalla straight tribute bands. Ascolta Shampoo - In Naples e scopri una cover band napoletana originale e vivace!

 Il vampiro, essere sovrannaturale, dice no alla catena umana di nascite e morti...

 Io sono padrone del mio tempo.

La recensione esplora il film horror musicale 'Miriam si sveglia a mezzanotte' (The Hunger) di Tony Scott, evidenziando la forte influenza estetica degli anni '80 e il mix di musica, simbolismi egizi e tematiche sul vampirismo. Il film, con David Bowie e Susan Sarandon, riflette profondamente su immortalità e invecchiamento, in un'atmosfera cupa ma stilisticamente curata. L'autore condivide anche un aneddoto personale che amplifica il legame emotivo con il film. Scopri il fascino oscuro e stilizzato di questo cult anni '80, guarda 'Miriam si sveglia a mezzanotte'!

 Queste canzoni sono tutte lucide, pulite, cristalline, sporcate da chitarroni quel pò che bastava.

 Come i milioni di vinili venduti di quest’album, come queste canzoni che si sciolgono in bocca, tutte lì in fila, senza nocciolo.

La recensione ripercorre l'ascolto di "Breakfast In America" dei Supertramp con un mix di nostalgia e riflessione critica. Pur riconoscendo che il pop di allora appare oggi superato, l'autore sottolinea la brillantezza degli arrangiamenti, la cura dei dettagli e l'ironia sottile dietro le melodie. L'album è ancora affascinante e offre uno sguardo lucido su un'epoca e un suono ormai lontani ma memorabili. Ascolta ora Breakfast In America e rivivi la magia di un classico intramontabile!

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