Con 'Return Of The Giant Slits' il quartetto confeziona quello che è, in definitiva, il proprio lavoro maggiormente di frontiera e costruttivo.

 Non più 'Typical Girls' o favole da supermarket, ma introspezione primitiva e alienazione dall’urbanità.

La recensione esplora 'Return Of The Giant Slits', album del 1981 che segna la maturazione delle Slits verso sonorità dub-punk e world music. Caratterizzato da strutture fluide e tensioni sonore, il disco rappresenta un lavoro di frontiera e introspezione alienante, abbandonando l'estetica punk originale. Viene evidenziata l'importanza storica del gruppo nel superamento del punk inglese e la necessità di una rivalutazione critica postuma dell'opera. Scopri ora l'album che ha cambiato la storia del punk femminile con influenze dub uniche.

 "Al centro di tutto le canzoni, gioielli armonici mai sopra le righe, confezioni Pop eleganti."

 "'Oshin' è il debutto del quartetto americano e sarà sorprendente scoprire che il salto lo si fa dall'altra parte dell’oceano."

Il debutto di Diiv, 'Oshin', si presenta come un progetto solido e raffinato, influenzato da guitar pop e jangle C86, con richiami al krautrock e ai Chameleons. Le canzoni brevi e armoniche offrono un'esperienza musicale elegante e ben costruita grazie anche all'etichetta Captured Tracks. Un lavoro che si distingue nel panorama indie del 2012 per qualità e originalità. Ascolta 'Oshin' per un viaggio tra jangle pop e atmosfere post-punk!

 Bradford Cox rappresenta l’umanità nel suo lato più decadente, sensibile ed autoctono.

 Canzoni sbilenche, sempre in punta di piedi, sonnolente e sedate. Introspezione senza alcuna soluzione lenitrice, semmai esorcizzante.

Il primo album di Atlas Sound, progetto solista di Bradford Cox, esplora un pop delicato e sognante con influenze drone e elettroniche. Il disco riflette un'introspezione profonda e un lato umano e decadente dell'artista. Le tracce si caratterizzano per atmosfere soffuse e testi intimisti, offrendo un ascolto coinvolgente e multilivello. L'opera anticipa l'evoluzione artistica parallela tra Deerhunter e Atlas Sound. Scopri l'introspezione sonora e i delicati droni di Atlas Sound!

 Oceano come luogo d'astrazione e perdizione, naturalismo e antispecismo.

 La qualità di registrazione, invero iper approssimativa, diviene qui strumento e simbolo, ricreando una coltre, come ascoltare l’oceano da un boombox dentro una caverna.

The Pelagics è un concept album dei Super Minerals che esplora le profondità oceaniche attraverso cinque tracce immersive e astratte. L'uso consapevole di registrazioni imperfette amplifica il carattere evocativo dell'opera, dove drone e riverberi creano atmosfere ipnotiche. William Giacchi e Phil French fondono astrazione e alienazione in un'esperienza sonora intensa e sincretica. L'album si distingue per il suo messaggio naturalista e antispecista, rendendo l'ascolto un viaggio profondo e coinvolgente. Esplora l’ipnotico mondo sonoro di The Pelagics dei Super Minerals ora.

 "Sad Sappy Sucker è una sublimazione della disarmonia tra concordi, una fotografia perfetta dell’instabilità e della lascività."

 "Il vero merito dei Modest Mouse era sapere massimizzare il minimo, come volessero dipingere l’autunno con una sola tonalità."

Sad Sappy Sucker è il debutto tardivo e affascinante dei Modest Mouse, un album lo-fi che cattura l'essenza del rock indipendente americano degli anni '90. L'opera presenta un mix di brani minimalisti, sinceri e poetici, con rimandi a Pavement e Guided By Voices. La recensione ne esalta la personalità e l'originalità, ricordando lo spirito artigianale e la vena romantica del gruppo. Un classico da riscoprire per appassionati del genere. Ascolta ora Sad Sappy Sucker e immergiti nel cuore autentico del rock indie.

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