Le tastiere formano talvolta un tappeto sonoro etereo e trasognato.

 L'evoluzione sonora verso atmosfere più elettroniche colpisce anche i testi di Neil Peart.

Signals, pubblicato nel 1982 dai Rush, segna un'importante evoluzione nella loro musica verso sonorità più elettroniche e vocali. L'album abbandona gli anthem passati per una struttura più omogenea e sperimentale, con tastiere in primo piano. Il lavoro è di alto livello compositivo, con brani come Subdivisions e Losing It che evidenziano atmosfere trasognate e precisione ritmica. L'album si distingue per un'attenta cura delle linee vocali e temi legati alla società digitale e allo spazio. Un disco meno apprezzato ma comunque valido e originale nella discografia del trio canadese. Scopri l'evoluzione prog dei Rush con Signals, un album da riscoprire!

 Impossibile non notare i richiami a Sonic Youth o Mogwai, con un sound che unisce punk e rock n’ roll.

 Un disco che non stupisce per le singole prestazioni, ma per il risultato finale di grande personalità.

Fever In The Funk House è il primo album ufficiale dei Julie’s Haircut, band modenese che unisce punk, rock settanta e sperimentazione noise. La recensione evidenzia un sound originale con testi critici, un’atmosfera grezza e trascinante e una forte personalità. Pur riconoscendo qualche difetto negli arrangiamenti e nella produzione, il disco lascia intravedere un promettente futuro artistico per la band. Scopri il funk-punk originale di Julie’s Haircut e immergiti nel loro universo sonoro unico!

 Il risultato ed il successo di questo lavoro fu tale da oscurare tutti gli altri lavori del compositore francese.

 “Le Sacre della primavera” è la prima vera opera avanguardistica del ‘900, e forse la più riuscita.

La recensione esamina l'album che include le opere di Mussorgsky (Pictures at an Exhibition) e Stravinsky (Le Sacre du Printemps) dirette da James Levine con la Metropolitan Orchestra. Viene sottolineata la perfetta esecuzione e la ricca orchestrazione, con particolare enfasi sulla potenza e l'intensità della performance. Il testo analizza dettagliatamente le caratteristiche stilistiche e storiche di entrambe le composizioni, riconoscendone il valore innovativo e la complessità emotiva. Una lettura consigliata a chi ama la musica classica profonda e complessa. Ascolta l’album e lasciati trasportare dall’arte orchestrale di Levine e la Met Orchestra!

 Il disco parte alla grande, ma si infiacchisce nel finale producendosi nei soliti assoli hard rock ed in canzoni dagli schemi ripetitivi.

 La chitarra di Glen acquista una sua personalità a livello di fraseggi e di suono.

Six String Under di Glen è un album interessante con la chitarra come protagonista indiscussa. Le prime tracce colpiscono per originalità e arrangiamenti, ma il disco perde forza verso la fine con brani più ripetitivi e una voce poco convincente. Consigliato per gli appassionati di chitarra e rock indipendente, è un lavoro da esplorare ma non imprescindibile. Scarica Six String Under e scopri la chitarra di Glen dal primo ascolto!

 La voce è splendida, a tratti un po' mascolina, con una profondità da baritono maschile.

 Sembra di avere Brandon Ross dietro di noi a svisare con l’acustica.

Blue Light 'Til Dawn del 1993 è uno dei lavori più apprezzati di Cassandra Wilson, che fonde jazz e blues con arrangiamenti curatissimi. La sua voce baritonale, versatile e intensa, si alterna a eccellenti performance strumentali. L'album è accessibile anche a chi non è esperto di jazz, grazie a una produzione calda e suoni ben calibrati. Non un capolavoro assoluto, ma un disco molto valido e coinvolgente. Ascolta Blue Light 'Til Dawn per scoprire un jazz-blues unico e coinvolgente!

 Un album per soli chitarristi, ma da ascoltare con giudizio critico.

 Quando il cattivo gusto non ha fine.

La recensione esprime una visione critica dell'album Passion And Warfare di Steve Vai, evidenziando una tecnica chitarristica notevole ma composizioni confuse e arrangiamenti poco riusciti. Alcuni brani emergono per qualità, come 'For the Love of God' e 'Sisters', mentre altri risultano deludenti. L'album è consigliato principalmente a chitarristi esperti e appassionati del genere. Scopri perché Passion And Warfare divide i fan di Steve Vai, leggi la recensione completa!

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