Il suono della ricerca interiore. L'esplorazione dell'anima.

 Marking time più che un album vero e proprio è un viaggio all’interno dell’io.

Marking Time di Richard Skelton è un album che propone una musica intimista, senza strutture rigide, pensata come un viaggio sonoro interiore. Il suono evolve in modo naturale e magmatico, evocando emozioni profonde e paesaggi sonori suggestivi. I brani come Landings, Shore e Brook offrono atmosfere di disperazione romantica e paradisi dilaniati, invitando l’ascoltatore a immergersi in un’esperienza sensoriale intensa. Ascolta Marking Time e immergiti in un viaggio sonoro unico ed emozionale.

 David DeFeis è musicalmente morto.

 L'ultimo vagito dei gloriosi Virgin Steele è un lavoro che sprigiona principi di dissenteria prepotenti.

La recensione descrive un netto passo indietro per i Virgin Steele con l'album "The Black Light Bacchanalia". L'abbandono delle caratteristiche sonorità epiche in favore di un eccessivo protagonismo di pianoforte e tastiere rende il lavoro poco convincente. La voce di David DeFeis appare debole e priva di forza, mentre le composizioni risultano monotone e prive di mordente. Il disco delude rispetto ai precedenti come "Noble Savage" e "The Marriage of Heaven and Hell" e lascia incertezza sul futuro della band. Scopri perché l'ultimo album dei Virgin Steele delude i fan dell'epic metal.

 Vero elemento caratterizzante della musica degli Overkill è la voce di Ellsworth, talmente "bambinesca" e incazzata da risultare unica nell'intero orizzonte del metal.

 Un album che rimane comunque positivo, sebbene gli Overkill avessero già dimostrato in passato di saper fare di meglio, cosa che accadrà anche in futuro.

La recensione analizza l'album "Under the Influence" degli Overkill, uscito nel 1988, evidenziandone le qualità thrash metal e la voce distintiva di Ellsworth. Pur con un sound ancora acerbo e derivativo, il disco mostra la voglia di emergere e qualche spunto complesso, anticipando lavori futuri più maturi. La seconda parte perde un po' di potenza, ma rimane compositivamente valida. Nel complesso un buon album, anche se non il migliore della band. Scopri l’energia thrash di Overkill in questo album cult!

 Il trademark della band rimane quello e come era pronosticabile non c'è nulla di nuovo sotto la voce dell'originalità.

 Il vocalist ce la mette tutta per dimostrare che nonostante le difficoltà, i cinque tedeschi sono ancora vivi.

The Clans Will Rise Again segna il tentativo di Grave Digger di riscattarsi dopo un album deludente. L'heavy metal classico e il carisma di Chris Boltendahl dominano il disco, con brani dal sound granitico e riferimenti epici. Nonostante l'assenza di grande originalità e qualche pezzo mediocre, alcune tracce come 'Whom the Gods Love Die Young' mostrano ancora la potenza della band. Un album che rialza la testa per i fan storici del gruppo. Scopri l'energia classica dei Grave Digger con The Clans Will Rise Again!

 Nero assoluto, impenetrabile. È l’oscurità l’elemento cromatico fondamentale dei Mournful Congregation.

 Sopravvivere indenni a "Skyward gaze, earthward touch" è impossibile, data la carica oscura e sentimentale che i Mournful riescono a generare.

Tears From A Grieving Heart dei Mournful Congregation è un album funeral doom australiano di grande intensità e oscurità, caratterizzato da brani lunghi e complessi. Non è adatto ai neofiti del genere, ma offre una profonda esperienza emotiva e sonora. La band unisce drammaticità e passaggi acustici, mostrando personalità e innovazione nell'underground metal. Ascolta Tears From A Grieving Heart e immergiti in un abisso sonoro unico.

 L'intraprendenza stoner del disco di debutto è quasi scomparsa per lasciare posto a un hard rock più canonico.

 Gli Spiritual Beggars danno l'impressione di accontentarsi e la qualità del disco non ne beneficia di sicuro.

La recensione di Return To Zero degli Spiritual Beggars evidenzia una netta riduzione dell'intraprendenza stoner a favore di un hard rock più convenzionale e influenzato dalla NWOBHM. Pur con buoni momenti e musicisti di talento come Michael Amott e Apollo Papathanasio, l'album appare poco ispirato e troppo omogeneo, con diverse tracce percepite come riempitivi. Il giudizio finale è una sufficienza risicata, che non soddisfa chi aveva amato i lavori precedenti della band. Scopri cosa pensa la critica del nuovo disco degli Spiritual Beggars!

 Il combo danese, ormai punto fermo del metal europeo, ha saputo risorgere dalle ceneri, proponendo un sound rinnovato.

 The black circus part I è un'opera valida che andrebbe analizzata al di là dei pregiudizi che normalmente avvolgono il power metal.

The Black Circus Part I segna il ritorno in forma dei danesi Manticora dopo due album meno riusciti. Con un sound più corposo e un concept horror ispirato a Lovecraft, il disco combina power, thrash e progressive. Nonostante alcune scelte discutibili, l'album rilancia la band con energia e varietà musicale, riconfermando il loro ruolo nella scena metal europea. Scopri l'evoluzione dei Manticora con The Black Circus Part I, ascolta ora questo metal coinvolgente!

 Il quadro generale del film è una delle cose più desolanti (pur nella sua semplicità) viste al cinema negli ultimi anni.

 Per Ree e la sua famiglia perdere la casa è come perdere il mondo, è l'equivalenza della morte.

Un Gelido Inverno di Debra Granik è un film drammatico che racconta la lotta di una giovane ragazza nel Missouri rurale per salvare la famiglia dalla povertà e dalla perdita della casa. Il film si distingue per il realismo duro e un'atmosfera cupa, con interpretazioni potenti, in particolare quella di Jennifer Lawrence. Premiato nei festival indipendenti e candidato a Oscar, è un capolavoro sincero e viscerale dal forte impatto emotivo. Scopri il potente dramma di Un Gelido Inverno, un film che non ti lascerà indifferente.

 Quella chitarra impastata nella pece, la voce trascinata dall'inferno di Reagers: due fattori fondamentali del successo di critica e fans.

 Questi sei disperanti gridi rappresentano il testamento che i Saint Vitus hanno consegnato al doom degli anni '80.

Mournful Cries, quarto album dei Saint Vitus, conferma la loro influenza fondamentale nel doom metal anni '80. Nonostante il cambio di voce da Reagers a Weinrich, il disco mantiene l'atmosfera cupa e acidula tipica della band. Il sound resta compatto e riconoscibile, con riff segnati da Dave Chandler e una proposta sonora unica e putrefatta. L'album è una testimonianza solida del loro ruolo pionieristico e della loro classe, nonostante qualche perdita di linfa rispetto agli esordi. Scopri il suono autentico del doom anni '80 con Mournful Cries!

 Come fa un film del genere a ricevere giudizi positivi?

 The butterfly effect è una creatura malandata che vorrebbe sembrare pesantemente psicologica ma che invece risulta soltanto pesante.

La recensione critica di The Butterfly Effect evidenzia come il film, nonostante un buon punto di partenza e temi interessanti come la memoria e i salti temporali, si perda in una sceneggiatura incoerente e una narrazione disgregata. Le performance attoriali e i clichè narrativi, soprattutto nella seconda parte, peggiorano ulteriormente la qualità complessiva, portando a un giudizio fortemente negativo. Scopri perché The Butterfly Effect non convince, leggi la recensione completa!

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