Una efferata garognola di colpi di mitragliatore, sparati uno dietro l'altro, morbosamente ossessivi come il grindcore più malato.

 "Fire!" ripetuto fino allo sfinimento nell'imperdibile Rust in His Sleep: un urlo ossessivo, umano, ferito quanto assassino.

Dead House Dreaming, primo album della band Triac, è un lavoro energico e ossessivo che spazia tra grindcore, sludge e death metal. La presenza del chitarrista Josh Seipp-Williams, ex Maudlin of the Well, aggiunge un tocco distintivo senza compromettere la ferocia del disco. La voce di Blake crea un'atmosfera claustrofobica e nichilista, mentre brani come Rust in His Sleep dimostrano un mix di rabbia e melodia. Gli amanti del grindcore troveranno in questo album un'esperienza intensa e potente. Ascolta Dead House Dreaming dei Triac e immergiti nel grindcore più intenso.

 Un susseguirsi maestoso di momenti da infarto ed emozioni memorabili.

 Ora che anche quest'ultima frontiera sta venendo distrutta, cosa è lecito aspettarsi? I territori della sperimentazione, ricerca e contaminazione, sono vasti e infiniti.

La recensione celebra l'esordio del trio Chicago Russian Circles, evidenziando la loro capacità di fondere post-rock e post-metal in modo originale e potente. La cifra stilistica si basa su un songwriting cinematografico, atmosfere dinamiche e momenti di grande intensità emotiva. Il disco viene definito uno dei lavori più interessanti dell'anno, capace di superare stereotipi e aprire nuove strade nel panorama musicale. Scopri l'energia e la profondità di 'Enter' dei Russian Circles, un debutto da non perdere!

 «Un interessante sincretismo sonoro di varie correnti interne alla scena metal più brutale e terrorizzante.»

 «Pur nei non-limiti di un genere forte e caotico come il grindcore, la band si distingue per qualità tecnica, lucidità compositiva ed efficacia sonora.»

La recensione analizza Painter of Dead Girls, compilation dei Pig Destroyer, tra i pionieri del grindcore e terrorcore. Pur con registrazioni altalenanti, emerge la tecnica elevata e l'originale fusione di elementi death, thrash e noise. La band si distingue nel panorama metal estremo per qualità e composizione. L'inserimento di un quarto membro aggiunge prospettive interessanti al futuro. Ascolta Painter of Dead Girls e scopri l'estremo grindcore dei Pig Destroyer!

 Questa suite rappresenta in sé un intero microcosmo musicale, capace di grandi tocchi di stile e idee di notevole caratura.

 Il sincretismo sonoro, che spazia dall’elettronica e dal post-punk fino al jazz e al funk, è il tema dominante.

La recensione analizza The Odissey, una suite in quattro movimenti composta da Martin O'Donnell e Michael Salvatori, noti per le colonne sonore di Halo. Eseguita dagli Incubus, la suite mescola elettronica, jazz e funk in un progetto musicale organico e innovativo. Ogni movimento alterna atmosfere rarefatte a momenti ricchi di energia e tecnica, con rimandi stilistici che spaziano dal post-rock al progressive. L'autore esprime grande apprezzamento per la capacità compositiva e l'originalità di questa opera. Ascolta The Odissey e immergiti nel viaggio sonoro tra Halo e Incubus.

 Dimensioni apocalittiche, crolli apocalittici, dimensioni incomprensibili.

 Il crollo è la catarsi finale. La distruzione; l'apocalisse.

La recensione descrive 'Through Silver In Blood' come un viaggio sonoro apocalittico e catartico, ricco di immagini potenti e sensazioni intense. L'album emerge come un'architettura sonora di dolore, morte e speranza infranta, capace di affascinare e sconvolgere. Il linguaggio evocativo sottolinea la profondità emotiva e la forza distruttiva della musica di Neurosis. Scopri l'apocalisse sonora di Neurosis con Through Silver In Blood.

 Questa è musica che provoca una forte commozione.

 Un album imperdibile, un flusso continuo di genio: sublimazione pura del post-hardcore in tutte le sue forme.

La recensione celebra Kollapse dei Breach come un capolavoro unico nel panorama post-hardcore europeo. L'album si distingue per la sua coerenza, intensità emotiva e un mix originale di hardcore, noise e psichedelia. L'esecuzione musicale è descritta come un flusso continuo, privo di pause, che coinvolge profondamente l'ascoltatore. Il finale omonimo è considerato una testimonianza indimenticabile prima dello scioglimento della band. Ascolta Kollapse e scopri un capolavoro post-hardcore unico e coinvolgente!

 Nichilismo, puro istinto distruttivo o ipercaotico, primordiale, bestiale eppure efferatamente umano.

 Non guardare il display del lettore, lasciati travolgere dal marasma sonoro che i Napalm Death sono in grado di creare.

La recensione presenta 'The Peel Sessions' dei Napalm Death come un concentrato di grindcore primordiale e caotico, composto da due sessioni live che catturano al meglio lo spirito della band. Le tracce sono brevissime e intense, con un sound iperdistorto e growl pesante. L'autore consiglia di lasciarsi trasportare dal flusso sonoro senza badare alla durata delle singole canzoni. Un'opera ideale per chi apprezza musica estrema e concettualmente coerente. Ascolta The Peel Sessions per immergerti nel grindcore più autentico!

 Non c'è nulla di umano. Proprio nulla.

 Cazzo, non è roba normale questa, cazzo non c'è droga che regga.

La recensione descrive l'album Cryptooology degli Yowie come un'opera musicale estremamente dissonante e sperimentale, priva di forma tradizionale. L'ascolto risulta alienante e fuori dagli schemi grazie a intrecci rapidi e sovrapposizioni strumentali uniche. L'album rompe i confini tra strumenti, note e persino la struttura musicale classica, offrendo un'esperienza sonora intensa e originale. Scopri l'incredibile mondo sonoro di Yowie con Cryptooology, ascoltalo ora!

 Il risultato coinvolge, trascina, ha dei picchi davvero straordinari, non pesa sull’orecchio.

 Un continuo movimento di destrutturazione e ricostruzione sonora, su cui si basa tutto l’album.

Il trio americano Ahleuchatistas in 'What You Will' propone un album di math-rock caratterizzato da schemi destrutturati ma matematicamente precisi. La chitarra pulita e psichedelica si unisce a un basso pesante e a una batteria dinamica, creando un’esplorazione musicale intellettuale e coinvolgente. Il lavoro si muove tra momenti di improvvisa aggressività e passaggi melodici, richiamando lontanamente il post-rock ed elementi free. L’album risulta apprezzabile anche a livello uditivo, risultando meno pesante di molti prodotti simili. Ascolta 'What You Will' per un viaggio nell'avanguardia musicale americana.

 Gli Zu sono italiani e sono ska; ska nel senso che skassano.

 Schemi che di schema hanno solo il nome, un'immensa orgia di songwriting sclerotico. Roba da capogiro.

La recensione di 'Igneo' dei Zu espone un mix energico ed estremamente originale di jazz contemporaneo, mathrock e improvvisazione. La band italiana propone un sound intenso e destrutturato, caratterizzato da sperimentazione sonora e una forte componente strumentale. Il tono ironico rende la lettura piacevole, enfatizzando la complessità e l'unicità dell'album. Un lavoro consigliato agli amanti della musica sperimentale e innovativa. Scopri l'energia e l'innovazione di Zu con l'album Igneo!

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