La Black Widow di Genova è ormai da anni un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del progressive classico e a tinte scure, del doom e dell’hard-rock. Proprio a quest’ultima categoria appartengono gli Electric Swan di Piacenza. Fondati nel 2008 dal chitarrista Lucio “Swan” Caligari, membro degli storici Wicked Minds, il gruppo ha alle spalle due album dignitosi e una lunga serie di concerti che li ha portati a calcare il palco del prestigioso Burg Herzberg Festival in Germania, un’istituzione quando si parla di certi suoni progressive e rock. Nel secondo disco Swirl in Gravity” realizzato dalla Black Widow, ha collaborato anche il compianto flautista Clive Jones dei Black Widow, la mitica band degli anni’ 70 che dà il nome all’etichetta discografica genovese. Per questo nuovo disco intitiolato Windblown gli Electric Swan si sono assestati con una nuova formazione che comprende la brava cantante Monica Sardella, Vincenzo “Ciaccia” Ferrari al basso, Alessandro Fantasia alla batteria oltre ovviamente a Lucio Caligari alla chitarra e alla voce. In due tracce c’è anche la presenza di Sergio Battaglia al sassofono che dona un contributo incisivo e potente al sound. Dico subito che si tratta di un buon album, dal suono compatto e coeso, che farà la felicità degli amanti dei suoni hard rock e blues anni ’70 senza fronzoli. Il suono è diretto, caratterizzato dal basso pulsante, da una chitarra divina con assoli ficcanti e mai fuori luogo e con la voce calda di Monica Sardella in primo piano. L’iniziale “Cry Your Eyes Out” ci travolge subito con i suoi riff granitici e dirompenti facendoci entrare nel “mood” di Windblown. In “Face to Face” c’è il sax a donare il giusto equilibrio all’insieme mentre la successiva “Bad Mood” è uno dei pezzi forti del disco con il accattivante riff hard-rock. C’è anche spazio per una cover dei Grand Funk Railroad ovvero “Sin’s a Good Man’s Brother”. Notevolissa poi la strumentale “Beautiful Bastard” con un basso eccezionale e funky. La bonnus track è una cover di Marc Bolan uscita in precedenza in un tributo della Black Widow. Caldamente consigliato agli amanti del rock anni ’70. Disponibile presso https://www.blackwidow.it/.
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