Smaccatamente umorali, detonanti, vorticosi, crepuscolari, smargiassi, atmosferici e incazzati neri.

[Ex-] Jugoslavia millenovecento&ottantuno, nell’underground della Belgrado dei primissimi anni Ottanta c’era certo chi, più d’altri, pisciava fuori dal vaso della compostezza.

L’esordio omonimo dei serbi Električni orgazam [orgasmo elettrico] è una mezz’oretta al vetriolo. Ma cos’è?, vi chiederete. New Wave/Post-punk? Francamente non saprei e non me ne importa nulla di nulla.

Ecco cos’è: notturni starnazzii strafottenti, tastierine sintetiche sincopate zaccate alla perfezione, rumorose frantumatissime lamine d’acciaio di due minuti e rotti.

Poi, il successo li trasformerà in innocuo rockettino scipito.

Ma ora —in quel primo albeggiare della decadente decade, in quel proto-plasticoso 1981— suonano proprio da Dio.

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