Era una spompa domenica quando, sdraiato sul divano, incrociai per caso in TV il video di Starry Eyed, secondo singolo dell'album. La cosa che mi colpì maggiormente della canzone è che non presenta grandi picchi vocali/musicali: la voce è sempre controllata, la musica non esplode quasi mai.

E' proprio da quel primo ascolto che nasce in me la voglia di ascoltare il disco di debutto "Lights" (divenuto poi Bright Lights, che aggiunge sette brani ai dieci originali).

Stupore e meraviglia. L'album unisce perfettamente due generi ben distinti (almeno prima del debutto di Ellie): folk e elettronica, creando un genere ibrido che i fan amano chiamare folktronica. E' proprio questo termine strano, che suona molto post-futuristico, che indica l'incontro di canzoni chitarra/voce con i beat e i sintetizzatori. L'album nasce infatti dall'incontro della Goulding, chitarra in spalla e centinaia di testi autobiografici nel taccuino, con il Dj produttore Starsmith: è proprio grazie al produttore inglese che Ellie si avvicina al mondo dell'elettronica. Da questa collaborazione nasce "Lights".

L'album si apre con Guns and Horses, peraltro uno dei singoli dell'album: in questa canzone è proprio evidente l'incontro tra folk e elettronica di cui vi parlavo prima. La canzone si apre con un arpeggio di chitarra, al quale si aggiunge subito un loop pesante di batteria; nel ritornello, invece, troviamo un tappeto di suoni sintetizzati e basso: strofe folk, ritornello elettronica. Perfetto. Vocalmente, la voce di Ellie è delicata, sale in falsetto nel ritornello e resta sempre molto soft: la ripetizione di I'll do it all for you dona orecchiabilità all'intera canzone. Questa traccia è proprio il simbolo di tutto l'album.

Scorrendo, troviamo Starry Eyed, di cui tutti ricordano il ritornello/tormentone everybody starry eyed, and everybody goes: l'elettronica qui è più evidente che nella traccia precedente. Canzone molto orecchiabile (è il singolo che in pratica ha lanciato l'intero album), ma anche molto oscura, malinconica: nonostanti tutti brillino, tutti gli occhi siano come stelle, si avverte una tristezza di fondo. E' proprio questo che mi piace: questa oscurità, questo mistero di testo. La voce di Ellie è molto delicata e controllata, se non nell'ultimo ritornello, dove si concede un tre secondi di esplosione: se vi piacciono artisti come Adele, Ellie Goulding è totalmente l'opposto.

La terza traccia èThis Love (Will Be Your Downfall): orecchiabile, ballabilissima, canticchiabile, ma non superficiale. La canzone conserva sempre quell'aspetto dark di Starry Eyed, forse qui meno espressa. Da notare l'utilizzo massiccio di cori (fighissimo!).

Quarta traccia è Under The Sheets, traccia dark e che parla probabilmente di una storia di sesso (?). Secondo me è una delle tracce più belle: nasce come una canzone acustica, con un testo a mio parere molto bello ed enigmatico (in our house made of paper, your words all over me), ma si trasforma in una traccia elettronica, in cui il basso fa da protagonista. Una traccia ballabile con un testo tanto intenso quanto enigmatico... cosa si vuole di più?

The Writer, quinta traccia, è un brano tendenzialmente pop-folk, in cui il piano iniziale accompagna la voce dolcissima di Ellie, che racconta di due persone totalemente diverse (you wait for a silence, I wait for a world). Questa opinione forse non è condivisibile, ma credo che la canzone sia un urlo di disperazione: Ellie pretende un cambiamento, che però non arriva. Ci allontaniamo per un attimo dall'elettronica, in quanto il brano ha atmosfere, come già detto, del tutto pop e folk.

La sesta traccia si chiama Every Time You Go, molto simile (stilisticamente) a This Love: orecchiabile, ballabile, i cori dominano. L'atmosfera dark, in questo caso, scompare, per far posto ad un testo che si avvicina molto più a quello della traccia precedente: si parla di allontanamenti, relazioni infrante. La Goulding è unacantastorie in questa canzone: racconta una storia da come è iniziata... a come è finita. Da notare la schitarrata finale (fighissima!), che dà un po' di atmosfera rock al brano!

La settima canzone che troviamo è Wish I Stayed, la mia preferita: il produttore non è più Starsmith, ma Frankmusik. La canzone accentua ancora di più l'atmosfera cupa, dark, resa molto bene dall'utilizzo di sintetizzatori e un piano "ritmato". Consiglio a tutti di ascoltarla, soprattutto per il testo, che considero uno dei migliori in circolazione: è una canzone di rimorso (the carelessness of running away, wish I stayed), con tanta poesia e anima. Io dentro questa canzone ho trovato la mia storia, e sono sicuro che ognuno trovi la propria in questo capolavoro...

L'ottava traccia Your Biggest Mistake è una traccia dance (per la prima volta sentiamo la voce di Ellie "effettata"), mentre la nona traccia, I'll Hold My Breath, è più orientata sul folk, restando sempre ballabile. La prima assomiglia molto a This Love, ma con un intro pop, mentre la seconda riconduce meglio a The Writer.

L'ultima traccia di Lights è Salt Skin, una delle più belle, simile (stilisticamente) a Wish I Stayed: atmosfere cupe, rese dal sapiente utilizzo di sintetizzatori. Il testo è veramente molto bello (That is no way to live that is no way to love), ma rimane comunque oscuro ed ognuno può interpretarlo secondo ciò che lui pensa. Io penso che sia una canzone di esasperazione, di una storia che si trascina nel tempo senza evolversi: la pelle salata la intendo come una corazza che si è creata. Da notare la modulazione finale, che rende l'ultimo ritornello più disperato, e di nuovo il massiccio utilizzo di cori.

In definitiva, "Lights" è, secondo la mia opinione, un album innovativo (ma non troppo) di un'artista che ha molto potenziale. Le canzoni hanno una loro storia, una loro personalità e una loro originalità, che non le fa assomigliare a nient'altro che si possa trovare nel mercato musicale. Ellie Goulding scrive e interpreta molto bene le sue canzoni, che si propongono come storie d'amore, ma di amori finiti, che portano alla disperazione e all'esasperazione. Musicalmente, abbiamo la creazione di un genere ibrido, incrocio tra folk e elettronica con forti atmosfere dark.

Assolutamente da ascoltare. 5/5

PS Se vi è piaciuta questa recensione, posso farne un'altra esclusivamente su Bright Lights. Fatemi sapere e stay tuned :)

Elenco tracce testi e video

01   Guns and Horses (03:35)

02   Starry Eyed (02:57)

Oh, oh, starry eyed
Hit, hit, hit, hit, hit me with lightning

Handle bars, and then I let go, let go for anyone
Take me in, and throw out my heart and get a new one

Next thing we're touching
You look at me it's like you hit me with lightning
Ahhh

Oh, everybody's starry-eyed
And everybody goes
Oh, everybody's starry-eyed
And my body goes
Whoa oh oh ah ah
Whoa oh oh ah ah
Whoa oh oh

So we burst into colors, colors and carousels,
Fall head first like paper planes in playground games

Next thing we're touching
You look at me it's like you hit me with lightning
Ahhhh

Oh, everybody's starry-eyed
And everybody goes
Oh, everybody's starry-eyed
And my body goes
Whoa oh oh ah ah
Whoa oh oh ah ah
Whoa oh oh

Next thing we're touching (x8)

Hit me with lightning

Oh, everybody's starry-eyed
And everybody goes
Oh, everybody's starry-eyed
And my body goes (x2)

whoa oh oh ah ah (x3)

03   This Love (Will Be Your Downfall) (03:53)

04   Under the Sheets (03:44)

05   The Writer (04:11)

06   Every Time You Go (03:25)

07   Wish I Stayed (03:40)

08   Your Biggest Mistake (03:25)

09   I'll Hold My Breath (03:45)

10   Salt Skin (04:17)

11   Lights (04:06)

Carico i commenti...  con calma

Altre recensioni

Di  spring.haze

 Il vero problema di quest’album sembra proprio quest’eterna antitesi tra l’anima folk e acustica della Goulding e le pretese elettroniche e sintetiche proposte dal produttore Starsmith.

 Un album che scorre piacevolmente, di un pop molto poco pretenzioso e costellato di tentativi di sperimentazione, ma che difficilmente rimarrà nella memoria di un qualunque ascoltatore 'attento'.