Chi è quella donna apparentemente sulla quarantina, completamente ubriaca e sola in una discoteca, facile preda per qualsiasi male intenzionato? Sembra una manager scoppiata al decimo drink e per un gruppetto di uomini estremamenete appetibile. Scommettono, gli uomini, su chi se la porterà a casa prima che la sbornia le passi E' la prima volta che lo fà? No, è sua abitudine, ma al secondo o terzo incontro cominciamo a chiederci se è veramente ubriaca o finge.

Ma chi è Cassie? Vive ancora con i genitori e lavora in una caffetteria. Ci sembra all'inizio una NERD incapace di avere relazioni normali con chi la circonda, il vento deve soffiare più e più volte per confondere la rotta, per ripassare l'inizio ed intuire la fine dopo tanti momenti ingannevoli.

In ogni caso dobbiamo aspettare, capire i nomi, ricordaceli e riprendere il filo fino a che, a 30 minuti esatti dalla fine, il fumo comincia a dipanarsi e tutto diviene chiaro e lampante.

Piuttosto che anticipare la fine preferisco approfondire il significato del film.

Tanti sono i temi trattati, l fato, la vendetta, la spensieratezza ed i drammi in agguato dell'adolescenza: una morte inattesa, una gravidanza indesiderata o un incidente senza cinture.

Visto proprio ora "Una Donna Promettente", non trattengo l'entusiasmo e devo assolutamente astenermi dallo "spoilerare" tutto.

Di un trauma adolescenziale parla il film.

La fine è amara ma siamo tutti solidali con quella "Donna Promettente" uno dei film più emozionanti dell'ultimo anno-

Riallacciandomi alla recensione di @withor mi rendo conto di quanto, come nel film, è la vita a sparigliare le carte della fortuna o sfortuna.

1989 Riccione, si partiva in branco dalle Marche per lavorare lì, appartamento a 500.000 lire e guadagni stellari nei ristoranti e negli alberghi per mantenerci e per viaggiare in inverno. Ogni volta che, con gli amici di quei tempi, ci vediamo riaffiorano i ricordi ma soprattutto si ringrazia la sorte di essere stata clemente per almeno una buona percentuale di noi.

Di solito i ritmi del lavoro ci impedivano di andare in discoteca ma Riccione era un locale a cielo aperto ed alla fine in un modo o nell'altro nella movida si veniva trascinati.

Agosto, Ethos Mama Club-Vae Victis (dalle 6 alle 13) decidiamo di fare il dritto. Suona sua maestà Tony Humphries.

"Chiudi gli occhi e apri la bocca".... e poi ricordi vaghi, una casa in campagna come pausa fra una discoteca e l'altra e quella PR di 30 anni (vecchissima per me) che mi regala le mie prime scarpe col tacco. Da lì al 1995 militeremo in riviera per tutti i we.

Nell'estate del "sale sale e non fà male" tutto andava a gonfie vele ma a settembre ci aspettava già una doccia fredda.

Il primo a cadere fu lui, si fece prendere da quella sostanza che nessuno in riviera voleva più nominare. Lo trovarono in una discarica morto abbandonato da due "amici".che fortunatametne hanno dovuto pagare per quello che hanno fatto.

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