In questi giorni sto leggendo numerose testimonianze, scritte da donne.
Tra fidanzati che stuprano, nonni che abusano, datori di lavoro che palpeggiano, insegnanti che baciano, amici non troppo disinteressati e cugini in balia degli ormoni impazziti devo ammettere di aver avuto parecchio di che riflettere.
Non è semplice raccontare fatti intimi di questo genere, soprattutto se la prima reazione delle persone si sintetizza - quasi sempre - con “è stata colpa tua”.
Piuttosto frequente è il caso della donna ubriaca: se una donna ha bevuto è chiaramente disponibile a fare sesso.
In base a quale principio una donna alterata dall'alcol viene sempre considerata facile preda e addirittura consenziente?
Ed è proprio il caso trattato.
La storiella romanzata di una vendetta è quasi del tutto prevedibile, a tratti divertente, ma nell'apparente leggerezza si cela freddamente la tragicità di un trauma. La vittima naviga verso la spersonalizzazione del “sono una persona o un pezzo di carne?”.
Dietro comportamenti contraddittori si celano stratificazioni di violenze, più o meno gravi ma determinanti.
L'uomo che conosce e riconosce il limite da non oltrepassare, quello che opera secondo la propria morale, talvolta è deriso dal branco “non hai colto l'occasione”. In fondo, tanto, lei “se l'è cercata”.
Del resto sono sempre consentiti i “non è colpa mia”, “ci stavamo solo divertendo” e “sembrava le piacesse”. E come è noto l'occasione fa l'uomo ladro.
Non si possono ribaltare i ruoli ma è facile comprendere le dinamiche cosicché la protagonista, Cassie Thomas, sfrutta una precisa sequenza di azioni e reazioni per la personale necessità di quadrare il cerchio, anche al costo di sembrare eccessiva. Chi se ne frega.
Basta che funzioni.
No, non è un bel film ma si procede per iperboli e centra il punto.
Ma se un film fa centro forse non è importante sia bello.
C'è un premio Oscar per miglior sceneggiatura originale, se vi interessa saperlo.
A me, no.
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Altre recensioni
Di Relator
Piuttosto che anticipare la fine preferisco approfondire il significato del film.
La fine è amara ma siamo tutti solidali con quella 'Donna Promettente', uno dei film più emozionanti dell'ultimo anno.