Progetto musicale citato nella recensione come guidato da Yasuhiro Yoshigaki, Otomo Yoshihide, Ryoichi Saito e Hiroaki Mizutani; noto per reinterpretazioni di cover e per uno stile che mescola post-bop, swing psichedelico e improvvisazione.

Collegato alla scena jazz sperimentale giapponese e apprezzato per le reinterpretazioni di brani celebri in chiave sperimentale (secondo la recensione disponibile).

Recensione entusiastica dell'album Loveman Prays for Phisycal Sing, che valorizza il lavoro di Yasuhiro Yoshigaki, Otomo Yoshihide, Ryoichi Saito e Hiroaki Mizutani. Il disco è composto principalmente da cover reintepretate con approccio post-bop, swing psichedelico e rumore controllato. Si segnalano trasformazioni radicali di brani di Mingus, Bacharach e Lennon/McCartney. L'interplay chitarristico e le scansioni post-bop vengono celebrate come momenti di grande creatività. Il giudizio finale nella recensione è di pieno plauso.

Per: Appassionati di jazz sperimentale, fan della scena giapponese, ascoltatori interessati a reinterpretazioni estreme di cover

 

Non scordate questi nomi: Yasuhiro Yoshigaki, Otomo Yoshihide, Ryoichi Saito, Hiroaki Mizutani, perchè essi hanno contribuito, in silenzio e discosti, alla definizione di un canone nella japanese modern music, ora innovando ora tritando letteralmente il passato e la tradizione.

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