Allora, premesso che si parla di un gruppo dove il TALENTO e la TECNICA , come dire non e' mai stata messa in dubbio, anzi...

Fin dall'inizio la loro idea era quella di essere sbrigativamente vittima e carnefice del lato piu' commerciale della musica, quella Prog piu' di tutte dove oggi sei venerato sulle riviste domani sei messo da parte per far posto a musicisti che sono il tuo esatto contrario, a farne le spese di tutto questo sara' Keith Emerson il piu' grande interprete delle tastiere di ogni epoca, ma ragazzo infinitamente timido e fragile caratterialmente, pochi sanno o sapevano che il vero Leader anche a livello manageriale e non solo produttivo era Greg Lake, ragazzo di buona famiglia e mi pare pure benestante gia' all'epoca del suo esordio nei King Crimson.

Una serie di dischi bellissimi , ma non perfetti, e non dal punto di vista creativo, attenzione, un esordio d'impatto e successo quasi annunciato (ognuno dei magnifici tre provenivano da Band di culto), un seguito TARKUS che venne realizzato tra conflitti interni ( Lake non voleva prendere parte o non credeva nella suite preparata da Emerson) e fretta di sfruttare un successo ancora caldo del disco d'esordio ( vedi alla voce LATO B)...Un po di onnipotenza e autoindulgenza nel mix live di PICTURES AT AN EXHIBITION, un disco piu' misurato TRIOLOGY seguito dal bellissimo BRIAN SALAD SURGERY pero' registrato di fretta , e si sente specie nella suite KARN EVIL 9 (aggiungo io troppa fretta spiccia negli arrangiamenti che spesso in alcune produzioni E,L,P invecchieranno velocemente specie le linee di batteria) tanta gazzosa a seguito con live tripli e poi il sogno di ogni tastierista che si rispetti, realizzare un disco con l'orchestra.

Gia', qui fu l'errore incredibile di Lake che diede l'ok ad Emerson per l'operazione costosa quanto rischiosa ed inutile, visto che la musica del Trio non ha avuto solo nelle partiture ma anche nel suono la chiave del successo, le date dei live con orchestra (con tanti elementi che non suonavano certo gratis) non fecero il tutto esaurito, anzi quello che esauri' presto furono i fondi e la pazienza del pubblico che gia' provocati ad arte con questo proggetto, dovettero sorbirsi anche i 2 WORK'S pubblicati per recuperare soldi in fretta.

Va detto che la band era quanto di piu' ormai sfavata possibile, Lake era un uomo d'affari spesso piu' interessato a suonare per fare certi numeri (e i numeri dovevano essere alti) che non per passione, Emerson era un musicista tutto cuore e gran scavezzacollo, entrambi cocainomani e poco attenti a cosa girava attorno al destino, la loro era una vita fatta di eccessi, ma se Lake era un ragazzo di polso, cosi non era Emerson che con la coca esagero' anche per curare la depressione, una depressione forse arrivata quando ormai era deciso che il progressive rock e i maggiori esponenti a livello di classifica( e quindi Lui) stavano dicendo addio ad un momento irripetibile per la loro vita, nessuno come gli Emerson Lake Palmer furono acclamati e spettacolarmente idolatrati, accusati fino all'ultimo che la loro musica fosse tutto fumo e niente arrosto, non 'e vero ma spesso la band ha realizzato un prodotto del TUTTO E SUBITO e questo LOVE BEACH dovrebbe essere anzi suonare come un colpo di grazia, ma per me cosi non e'

.IL DISCO:

Piacevole, leggero , radiofonico, solo a tratti un po sprecato e mai banale, anzi, e' un po melodico, ma la melodia non e' un difetto a tutti i costi, qui il problema e'che si tratta di un disco degli E,L,P per cui ci deve essere quel mix di eccesso , fantascenza, shock, Syth e classica che fa a cazzoti col rock...

Io invece vedo un rock melodico che vede finalmente Lake cantare come mai ha fatto nemmeno nei King Crimson, Palmer alla batteria molto meno fraccassone (somma) e molto tecnico con delle chicche Jazz (in particolare nella suite "Memoirs of an officer and gentleman") Emerson invece messo da parte i vari Synth suonera' la sua nuove passione la "YAMAHA GX1", anche questo strumento non che' gli ordini dall'alto che commissionarono al gruppo un lavoro piu' semplice e lontano dal Prog classico influirono sul risultato di un lavoro costruito anche sulle linee di chitarra, e lo si puo' definire il primo vero disco rock della band, io trovo questo disco molto gradevole e se devo individuare qualche momento veramente da bassifondi direi nel pezzo "The gambler" .

Ogni gruppo che ha scritto pagine del rock progressivo si 'e dovuto confrontare con un album del genere e se a questo si aggiunge che il lavoro e' stato commissionato allora io dico che gli Emerson Lake Palmer hanno fatto un buon lavoro, creando un qualcosa di romantico e rock al tempo stesso, nulla di veramente mistico, certo ma da qui a dire che sia un disco di grana grossa ci passa tanto e di peggio prima, dovessi fare un esempio potrei considerarlo un lavoro antesignano di certe cose degli ASIA, ma con dei rimandi agli U,K che in parte nel secondo album ripresero il verbo degli stessi Emerson Lake Palmer...

Greg Lake lo considerera' il suo lavoro peggiore in assoluto (probabilmente si esprime da buon produttore), i fan saranno molto aspri ,gia' incazzati per gli ultimi lavori della band, eppure io trovo il pezzo "Canario" un buon pezzo prog, la suite "Memoirs..." presenta delle linee accattivanti e un buon ripasso di Piano Rhodes, "For You" un po' epica e quindi bella , "Taste of my love" un po romantica e un po dura, "Love Beach " allegra e scanzonata ma mai volgare o povera come puo' essere una canzonetta da spiaggia,"All i want is you" e' un po' tirata verso il facile ma io credo che questo disco alla fine restando un elemento unico nella loro discografia ha degli spunti veramente interessanti...

Questo disco usci' come finale della loro carriera e non si capisce bene il perche' di tanto ostracismo nel proseguire una nuova carriera con numeri diversi sia di successo e di classifica...Si puo' suonare fare Live e produrre ancora buona musica senza l'obbligo di ripetersi in eterno...invece il gruppo ripetera' lo stesso errore quando nel 1986 reclutarono l'ottimo Cozy Powell al posto di Carl Palmer e diedero alle stampe un pregevole album cui fece seguito un solo Tour e poi piu' nulla quando in quel periodo tutti i grandi del rock si prepararono al loro rientro con le dovute proporzioni.

Gli E,L,P resteranno sempre schiavi dei loro record e dei loro successi del passato, ognuno di loro avra' un seguito di carriera piu' che dignitoso ,Palmer avra' di nuovo il piacere del successo di classifica con gli Asia, Emerson invece comporra' colonne sonore anche per Dario Argento e si confermera' grande pianista sul fronte Honky Tonk , Lake si eclissera' dopo qualche lavoro solista per poi tornare a fare il produttore...

Una band S-fortunata, ma una grandissima band al quale 'e mancata una guida o forse una misura per gestire un successo che credo alla fine abbia creato aspettative e conseguenze auto-distruttive credo nei confronti in parte di Emerson piu' di tutti che paghera' a carissimo prezzo quel periodo cosi esaltante senza pero' mai intaccare la sua assoluta Maestria con la tastiera, io non ho mai creduto che Rick Wakeman potesse solo lontanamente rivaleggiare a 360 gradi con Emerson , se non nel Rock e nel classico ma senza vincere di sicuro...Considero per cui questo Love Beach una buona prova fatta da musicisti anche demotivati ma sempre straordinari...Il mio 'e un 3,75...;)

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