Quella volta, sapevo già prima che c’era l’appuntamento per una serata tutta speciale: Rouge aveva rivestito le sue canzoni con nuovi arrangiamenti per originali sonorità in uno spettacolo diverso dal solito, così come diverso dal solito è questo disco che ripropone l’irripetibile magica atmosfera di quel concerto, interamente suonato dal vivo con mandolino e contrabbasso, tromba e fisarmonica, senza nessun tipo di sequenza né campionamenti.

La vie en rouge (Columbia) è piacevolmente sofisticato, desideroso di regalare emozioni e concede tutto lo spazio allo chansonnier rispetto al Ruggeri che è stato punk prima di me: qui c’è poco rock, ma la sensazione che avvolge l'intero lavoro é ugualmente trasgressiva, complice ed intrigante, come sempre assai sorridente con le donne che ci piacciono così tanto. Un convinto applauso va ai suoi compagni di musica e di vita: il mitico Luigi Schiavone con la ruvida chitarra che da sempre ne condivide avventure & disavventure e la straordinaria Andrea Mirò, brava anche per aver scritto e diretto gli archi dei due inediti di cui uno è la sigla del programma televisivo di Italia 1 che il nostro eroe (ahimé!) conduce e così un vecchio disco live è tornato attuale.

Le ventiquattro canzoni di La vie en rouge sono tutte molto ben suonate ed interpretate con grande passione, ma non possono interamente rappresentare il vastissimo repertorio di Ruggeri: alla fine del concerto e del disco rimane ancora la voglia di alcuni pezzi storici… ma più di così non so se ci consentono di fare. Tacabanda.

Elenco tracce testi e video

01   Primavera a Sarajevo (03:46)

La balalajka, la balalajka
dentro alle case mutilate dalla faida.
Ancora suona la balalajka,
lungo i giardini tra le croci e le moschee.
Il fiume va più nero della sera,
oltre la torre e l'universita.
C'è sopra il ponte una bandiera
che sta sventolando ancora.

Qui c'è ancora la città,
qui c'è la gente dentro ai bar.
Il cielo è sopra la città
e ci nasconde, ci confonde e cambia.
Qui c'è tutta la città:
la mia.

E' primavera, è primavera,
amore aspettami che c'è una vita intera.
C'è ancora sole a primavera,
ti porto sopra la collina e tu verrai.
Sopra Dobrinja, dopo Nedzarici,
ci sono fiori dedicati a noi.
Ho l'indirizzo degli amici;
li potrai vedere ancora.

Qui c'è ancora la città,
qui c'è la gente dentro ai bar.
Il cielo è sopra la città
e ci difende e sempre ci accompagna.
Qui c'è tutta la città:
la mia.

Oh balalajka, oh balalajka,
non c'è più neve e brilla tutta la Bascarija.
Ancora suona la balalajka,
il mio futuro voglio regalare a te.
A te che sei la vita che volevo,
perchè la vita è il sogno che farai.
Sale la luna a Sarajevo,
che ci sta aspettando ancora.

Qui c'è ancora la città,
qui c'è la gente dentro ai bar.
Il cielo è sopra la città
e ci difende e sempre ci accompagna.
Qui c'è ancora la città,
qui c'è la gente dentro ai bar.
Il cielo è sopra la città:
la mia

02   La Vie en rouge (04:09)

03   Rien ne va plus (04:55)

04   Certe donne (03:59)

05   Quello che le donne non dicono (04:34)

06   Bratiska (03:34)

07   Il portiere di notte (05:28)

08   Con la memoria (03:17)

09   Il giudizio universale (03:39)

10   Nuovo swing (05:19)

11   Ulisse / Fango e stelle (04:41)

12   Mistero (04:06)

13   Peter Pan (05:19)

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Altre recensioni

Di  firegas

 Questo grande artista, forse il più sottovalutato di questi tempi, ha attraversato indenne vent'anni di musica italiana.

 Un album indispensabile per avvicinarsi ad un’artista al di fuori di ogni schema, al di fuori dello star system italico e ad ogni convenzione.