La leggenda narra che Enrique stava cantando a un’ esibizione, quando si rese conto di essersi dimenticato di andare al bagno prima del concerto e di averne ora un tremendo bisogno. Cercando di non stonare, missione gia' ardua visto il suo apparato vocale, fu costretto a tenersela per ben due ore, mentre sognava un bagno lindo in cui liberarsi.

Nei giorni che seguirono questa tragedia psicofisica, il nostro decise di realizzare un brano-concept per parlare di questa sua terribile esperienza, e chiamo’ questa canzone El Baño, ovvero “Il Cesso”.

Ci sono canzoni che rendono tristi, altri che rallegrano, ma questa ha un effetto che non ha antecedenti nella storia: a meno di dieci secondi dall’inizio l’ascoltatore prova l’irreprimibile bisogno di correre al cesso. In molti seminare nelle ultime settimane emeriti dottori di tutto il mondo ne hanno prescritto l’ascolto come migliore alternativa a un lassativo.

Ma Enrique e’ sempre stato un romantico: infatti nel de-andreiano testo del pezzo non si limita ad andare al cesso da solo ma, lasciando da parte i romanticismi troppo vecchio stile a’ la’ Romeo e Giulietta o Cyrano De Bergerac, invita la bella ragazza della situazione ad andare al gabinetto con lui, coniando un nuovo tipo di romanticismo: quello del cesso.

Vi lascio a riflettere con un brano tratto dal testo della canzone; concorderete con me che non c’e’ Bob Dylan o Leonard Cohen che tenga:

Andiamo al bagno
che nessuno ci sta guardando
se non mi conosci, ci conosceremo
so che suona folle, però mi piaci tanto
stare un altro giorno così non posso sopportarlo
andiamo sulla luna, andiamo al cinema
andiamo a baciarci, che non finisca mai
se vuoi qualcosa di serio, vedremo domani
se siamo fidanzati o buoni amici

PS: Ricordatevi di portarvi il computer al cesso quando la ascoltate, o potreste rischiare di essere buttati fuori di casa dalla vostra donna per aver riverniciato il salotto.

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