Vi siete mai chiesti perché alle scuole medie insegnano educazione musicale? Bene, semplice, per creare delle caste sociali. Ebbene sì, coloro che suonano il piffero e quelli che suonano la pianola a fiato o, come a voler dire, i tapini e i nababbi (molto prima che ci arrivassero quei rottinculo del Grande Fratello) o, più semplicemente i fortunati e i coglioni. Mentre i “pianolisti” volavano con il loro strumento, facendone uscire melodie memorabili, noi coglioni pifferai cercavamo con ogni stratagemma di fare uscire un suono che non fosse un peto abortito da quel cazzo di piffero. Bisognava coprire bene i buchi, noi lo facevamo, ma nulla, il buco del culo di un vecchio colitico era più armonioso! Ora, dico io, che senso ha creare un buco sotto il piffero se è poi necessario tapparlo sempre? Un mio compagno di classe che chiamavamo il Metternich, perché era astuto, saggio ed abile nella diplomazia con le ragazze provò ad attaccarci una gomma per masticare, ma niente, quel cazzo di coso scoreggiava a più non posso. E non c’era possibilità di cambiare idea e di passare alla pianola, perché la scelta era irrevocabile, pena nota o sospensione. C’era comunque questo nostro prof di musica, diplomato in fagotto che un giorno, vedendo girare in classe una cassettina di The final countdown se ne uscì con questa esclamazione: “Ah, questi sono gli Europe! Era dai tempi degli Emerson Lake & Palmer che non sentivo dei sinth così pomposi!
Ora, noi eravamo cresciuti a base di Pupo e Toto Cutugno e non avevamo la più pallida idea di chi fossero questi EmeronCaz e Paller né cosa fossero questi synth. Sull’aggettivo pomposo il Metternih che era anche il più grande in quanto era stato sospeso per esserselo cacciato davanti alle compagne di classe, ipotizzò che potesse trattarsi di qualche strana pratica sessuale. Comunque sia quel coglione di prof fece fagotto in tutti i sensi ed alla fine dell’anno si tolse dai maroni… .

Per chi come me ha vissuto l’adolescenza negli anni '80 sa bene che ai ragazzi di allora poco importava degli effetti di Chernobil né tanto meno dell’iniziativa We fuck the world ma quattro erano sostanzialmente le domande che si ponevano:
1) come mai se Ralph era un supermaxieroe volava come un coglione
2) se Tracy Chapman fosse maschio o donna
3) se alla fine il piccolo mugnaio riusciva a trombarsi Clementina
4) come potesse Joey Tempest piacere alle ragazze.

Era proprio su quest’ultimo quesito che le risposte non si trovavano. Prendete uno, mettetegli un pantalone di pelle aderente, fategli una permanente alla Marcella Bella, mettetegli tre dita di cerone ed avrete il sex simbol degli anni '80. La cosa drammatica era che se ci provava uno di noi di sicuro gli avrebbero dato del frocio oltre alla sicura sospensione (che poi non so perché alle scuole medie ogni fottuta cosa che facevi ti sospendevano).
Ma un altro triste episodio è legato alla canzone The final countdown e ad una festa di fine anno. Ora, tutti sappiamo l’importanza delle feste alle scuole medie, così come è ben noto che proprio ad una festa andata male sono iniziati i primi disturbi dei peggiori serial killers, da Hannibal Lecter al Mostro di Firenze fino a quel comunista che mangiava i bambini. Comunque si faceva il più cazzuto dei balli, quello su sorteggio delle coppie quando finalmente mi capitò la più carina della festa, quella a cui facevo il filo già da un bel po’. Fino a quel momento si era ballato stretto stretto quando, all’improvviso PAPAPAPAM, PAPAPAMPAMPAM, PAPAPAM, PAPAPAPAPA, The final countdown!!!
Grido di giubilo da parte di tutti, tranne io che vedevo andare a puttane la possibilità di stringermi a quel bel pezzo di fighetta. Non che me ne importasse tanto, io avrei ballato un lento anche con sottofondo I will survive (so che molti di voi quando la ascoltano non riescono a stare fermi… ), ma lei no, The final countdown era da scatenarsi e lei si scatenò. Il giro successivo, nuovo lento, ma mi capita la racchia della festa… . Ora, sembra che il testo di quella canzone parli di un conto alla rovescia missilistico. Bene, io ho sempre sperato che partito quel missile si infilasse nelle chiappe di Joey Tempest e pace all’anima sua!!!

Carico i commenti... con calma