Terzo album registrato dagli Evile, “Five Serpent’s Teeth” ha come intento quello di riavvicinare gli eventuali fans persi col precedente flop “Infected Nations”. Non nascondo che ero un po’ pessimista sull’esito di questo lavoro, ma le prime due tracce mi hanno subito fatto tornare il sorriso. La title-track e “In Dreams Of Terror” trasmettono una grande carica, sia per l’ancora una volta ottima parte strumentale sia per la grinta di Matt Drake, ritornata ai livelli di una volta. I ritmi si mantengono alti con i seguenti pezzi, “Cult” ed “Eternal Empire”. Si assiste invece a un rallentamento, residuo del precedente album, con “Xaraya” e “Centurion”, intervallate dalla furiosa “Origin Of Oblivion”.

L’apice, forse, dell’album arriva però con l’ottava traccia, “In Memoriam” doveroso tributo alla tragica scomparsa del bassista Mike Alexander (sostituito da Joel Graham), poco più che 30enne, per un malore durante un tour. Questa ballata stile “Nothing Else Matters” è un vero e proprio capolavoro, e ci viene data l’opportunità di ascoltare la voce di Matt quando non urla (cosa che succede alquanto di rado). Oddio, il timbro della voce non sarà pulitissimo ma rende alla perfezione. Passato il momento malinconico ma emozionante, l’album chiude in bellezza con “Descent Into Madness” e ”Long Live New Flesh”, che rimangono comunque gradevoli nonostante un po’ di originalità persa dopo le precedenti tracce.

Con questa recensione confermo e sottolineo il ritorno degli Evile sulla scena del revival thrash, sperando che riescano a rimanerci e a continuare a produrre buona musica anche senza il loro caro amico Mike. Ad ogni modo, i quattro thrashers britannici sembrano non aver alcuna intenzione di smettere. Siete avvisati…

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