Extrema
Set the World on Fire

Sono due le band metal italiane per cui io vado veramente matto: i Rhapsody e gli Extrema (due band che, assieme, non c'entrano un cavolo, ma sorvoliamo). Ed è di quest'ultimi che ora recensirò.

Il loro ultimo lavoro, "Set The World On Fire" (titolo abbastanza esplicito), vede gli Extrema ritornare al thrash duro e puro degli esordi, senza dimenticarsi però di qualche elemento nu-metal di "Better Mad Than Dead" e di qualche sonorità in più. Canzoni degne di nota; la mia preferita in assoluto è "The Will To Live", mentre quella più thrash è sicuramente "New World Disorder". Strizza l'occhiolino invece alle sonorità punk (oddio...) "Second Coming". Si recupera con "Nature" e con "Stupid White Man", mentre la title-track è molto rappeggiante e potrebbe ricordare anche il miglior De La Rocha. Eseguita decentemente la cover dei Motorhead "Ace Of Spades". "Six Six Six Is Like Sex Sex Sex" (appena ho letto questo titolo mi sono letteralmente scompisciato dalle risate...) ha un songwriting molto interessante, però non ha lo stesso mordente delle altre... è un incrocio tra il thrash e l'hardcore "Restless Soul". Abbastanza piatta la ballata semi-grunge "Free Again", preferisco di molto la strumentale "Carol", che sa dare all'ascoltatore un attimo di pausa dopo varie sfuriate. Interessante invece l'esperimento hard rock "Don't Leave Me Alone", un pezzo veramente ben eseguito.

Nel complesso il terzo disco degli Extrema è un ottimo lavoro, che presenta una discreta varietà di stili tutti eseguiti con intelligenza. Certo, c'è qualche pecca ("Second Coming" e "Free Again" non mi sono piaciute proprio...), ma credo che si possano tranquillamente sorvolare. Molto buona la prestazione dei membri della band: il cantante G.L.Perotti dimostra di essersi ancora migliorato dopo i primi album, il chitarrista Tommy Massara è, secondo me, il vero artefice della buona riuscita di "Set The World On Fire" e discreta la batteria "nervosa" del nuovo membro degli Extrema Paolo Crimi, contrastata a dovere dal suono pulsante e groovy del basso.

Un album veramente interessante, che consiglio fortemente a tutti!!!