Come tutti i veri malati di "deandrenite" il disco è uscito e in quel preciso istante era già nelle mie mani. Presagivo che rappresentava l'ultima occasione di emozionarsi con qualcosa di inedito del compianto De André e questo mi rattristava non poco, infondendomi nel frattempo alte aspettative. Aspettative deluse fin dalla copertina e dai suoi colori rosso e nero malamente combinati assieme.

Un disco sputato sul mercato discografico dall'incuria di non so chi e non voglio credere possa centrare la Fondazione De André, che avrebbe, me lo auguro, tutt'altro compito. “In concerto volume II” vorrebbe rappresentare la continuazione e l'epilogo del precedente “In concerto”, uscito anch'esso postumo, ma supportato dell'approvazione dello stesso De André, almeno per quel che concerne la scelta dei brani in scaletta; non di certo per la veste grafica ed il relativo libretto allegato, ma questa è un'altra storia.

In questo caso il disco non consola nemmeno l'ascolto: applausi scroscianti e fruscianti compaiono inaspettatamente e con artificioso impatto alla fine di ogni canzone, quasi a testimoniare la perizia utilizzata nella tecnica di sovraincisione. Inoltre i brani scelti hanno un ordine che esula da come De André programmava la sua sfilata di capolavori e per sottolineare questo ennesimo artificio si è pensato bene di inserire due canzoni prese dal bellissimo disco “1991 concerti” che sono “Don Raffaè” e “La domenica delle salme” e che nulla hanno a che vedere con la tournée che questo lavoro vorrebbe, o meglio dovrebbe, documentare.

Insomma un disco composto senza amore, proprio per rappresentare colui che “metteva l'amore sopra ogni cosa...”

Che dire!? Dalla rabbia ho fumato una manciata di sigarette... e poi dicono che la musica faccia bene alla salute...

Elenco tracce testi e video

01   Jamin-A (00:00)

02   A Cumba (00:00)

03   Bocca Di Rosa (00:00)

04   Smisurata Preghiera (00:00)

05   Le Acciughe Fanno Il Pallone (00:00)

06   La Domenica Delle Salme (00:00)

07   Disamistade (00:00)

Che ci fanno queste anime
davanti alla chiesa
questa gente divisa
questa storia sospesa

a misura di braccio
a distanza di offesa
che alla pace si pensa
che la pace si sfiora

due famiglie disarmate di sangue
si schierano a resa
e per tutti il dolore degli altri
è dolore a metà

si accontenta di cause leggere
la guerra del cuore
il lamento di un cane abbattuto
da un'ombra di passo

si soddisfa di brevi agonie
sulla strada di casa
uno scoppio di sangue
un'assenza apparecchiata per cena

e a ogni sparo all'intorno
si domanda fortuna
che ci fanno queste figlie
a ricamare a cucire

queste macchie di lutto
rinunciate all'amore
fra di loro si nasconde
una speranza smarrita

che il nemico la vuole
che la vuol restituita
e una fretta di mani sorprese
a toccare le mani

che dev'esserci un modo di vivere
senza dolore
una corsa degli occhi negli occhi
a scoprire che invece
è soltanto un riposo del vento

un odiare a metà
e alla parte che manca
si dedica l'autorità

che la disamistade
si oppone alla nostra sventura
questa corsa del tempo
a sparigliare destini e fortuna

che fanno queste anime
davanti alla chiesa
questa gente divisa
questa storia sospesa

08   Fiume Sand Creek (00:00)

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale.
C'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.
I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì.
A volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek.
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse.
Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek.
Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo respirare
tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare.
La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek.
Si son presi i nostri cuori sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale.
Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek.

09   Sidun (00:00)

10   Anime Salve (00:00)

Mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia

Sono giorni di finestre adornate
canti di stagione
anime salve in terra e in mare

sono state giornate furibonde
senza atti d'amore
senza calma di vento

solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde

spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e non basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro

I futuri incontri di belle amanti scellerate
saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse e morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo mille ancora

che bell'inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia

mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
ti saluto dai paesi di domani

che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia

e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia

11   Don Raffaé (00:00)

12   Ho Visto Nina Volare (00:00)

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