Voce di corridoio. Fatboy, norman, uomopizza, chiamatelocomevoleteCook, ha partorito quest'album in sole 3 notti, in seguito ad una cocente delusione d'amore. Verità. Non la conosco, ma mi interessa solo sentire il disco.

Adesso ci rifila pure il gospel come traccia di apertura, "talking bout my baby" è un crescendo di voce, e di beat elettronici, di strumenti che si aggiungono sulla frase finale ripetuta una decina di volte"...in the big yellow sun..", ma che, misteri della fede o misteri gaudiosi, non stufa. Anzi ti galvanizza e ti prepara alla truzza, ma veramente truzza, "star69". No, se pensavate che con l'ottima "Talking bout my baby" Fatboy si fosse rammollito vi sbagliavate di grosso, e "star69" ve lo confermerà.

C'è pure il tempo di campionare Jim morrison in "Bird of Prey", bellissima canzone. E infiliamoci pure del rock, con la scatenata "Ya mama", infondo con Fatboy tutto è concesso. Il singolo di lancio del disco, dal video girato da Spike Jonzaccio ormai cult, è "Weapon of Choice". Ed alla voce, manco a dirlo, ecco Bootsy Collins. Fatboy slim non fa che stupirci, 11 traccie e non una canzone uguale, fino ad arrivare al dolcissimo finale, "demons" cantata da Macy Gray, è forse la traccia più profonda dell'album. Ultima traccia, di undici minuti, è "Song for Shelter", gli amanti di musica da atmosfera la apprezzeranno di sicuro. Ci spiazza di album in album, si migliora, e ci fa ballare. Piace a molti ed è odiato da altrettanti. Questo è Fatboy slim.

Quando un dj navigato da anni di musica, suonata, in mille gruppi diversi, si diverte a sfornare dischi dance elaborati, che poi troppo dance non sono, il risultato deve essere digerito mooolto lentamente. Molto lontano dall'immediatezza dallo spot di sigarette, questo sciogli lingua va ascoltato e riascoltato. Non per farsi del male, ma per scoprire mille sfaccettature diverse.

Se la perfezione sta tra la grondaia e le stelle, Fatboy ci è andato molto vicino.

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