La notizia dell'uscita della sua edizione speciale diventa una buona occasione per recensire questo classico dei Fates Warning, datato 1991.
Premettendo che non mi strappo i capelli per i Fates Warning, ritengo che questo sia uno dei dischi che mi piace di più, soprattutto per quanto riguarda le melodie proposte. Dopo l'inizio marcatamente heavy dei primi 3-4 album "Perfect Symmetry" segnava la svolta verso un sound meno potente, ma anche più ricercato e tecnicamente più impegnato, e quindi verso un'inflessione leggermente più progressive. "Parallels" porta i FW su sonorità ulteriormente più melodiche, meno classicamente heavy e sempre con qualche spunto progressive. Prosegue quindi l'evoluzione della band che li porterà più avanti (nel 1997, con "A Pleasant Shade Of Grey") alla definitiva svolta prog. Le aperture melodiche, ben scandite dalla voce di Ray Alder (terzo disco con la band), funzionano come mai prima d'ora ma anche il lavoro delle chitarre non è da meno in questo senso.
Quell'approccio metal più classico dei primi dischi sembra ormai abbandonato in favore di un metal decisamente più melodico, con anche, perché no, qualche leggero spunto derivante dall'AOR. Qualcuno ha indicato il disco come una sorta di "release commerciale" da parte della band; infatti le canzoni non necessitano di particolare sforzo uditivo per essere apprezzate e risultano quindi abbastanza orecchiabili e in un certo senso anche radiofoniche, ma comunque non manca l'attenzione e la cura per le melodie, che non cascano mai nella banalità, nemmeno nel più facile di pezzi. E comunque le timide influenze progressive di diversi brani (e in generale un po' di tutto il full-lenght) dimostrano che la band vuole essere in qualche modo anche sofisticata in ciò che propone.
L'inizio con "Leave The Past Behind" è un chiaro segnale di ciò che i FW hanno da proporre: potenti aperture melodiche e arpeggi di chitarra delicati ne fanno un brano solare e riflessivo. "Life In Still Water" è invece decisamente più easy, con riff di chitarra affilati sempre accompagnati da linee vocali sempre all'altezza e un'impostazione melodica sempre di rilievo da segnalare la presenza nel ritornello di cori dell'allora sconosciuto James LaBrie, vocalist dei Dream Theater. "Eye To Eye" a mio avviso risente di una potenza melodica davvero eccellente che sembra davvero ereditata da parte dell'AOR anni '80. Un brano potente nel ritornello, più delicato nelle strofe ma che rispetta abbastanza rigorosamente la forma canzone, nel complesso un potenziale successo radiofonico. "The Eleventh Hour" è invece un brano dai connotati più marcatamente progressive: ha infatti un incedere iniziale molto riflessivo con chitarre estremamente delicate e voce esile e sognante ma poi il brano si fa più heavy senza intralciare l'impostazione melodica per poi tornare più delicato verso il finale. "Point Of View" è invece più immediata e diretta ma sempre molto vivace. "We Only Say Goodbye" è un brano non difficile ma comunque ricercato a livello di melodie, molto atmosferico, raffinato; le delicate parti di chitarra nelle strofe svolgono un ruolo decisivo a questo scopo. "Don't Follow Me" l'ho sottovalutata molto ai primi ascolti ma poi mi sono lasciato colpire comunque dal suo ritmo vivace e dalla sua melodia solare. "The Road Goes On Forever" è invece una ballata dai toni tristi e malinconici caratterizzata da arpeggi di chitarra leggeri e sensibili; un brano ideale per chiudere il disco con qualcosa di più riflessivo.
Ripeto non adoro i FW alla follia ma complessivamente questo è uno degli album migliori, del gruppo, uno dei lavori meglio impostati melodicamente della loro discografia. Le 5 stelle le do soltanto a "A Pleasant Shade Of Grey", tecnicamente insuperabile e bello anche a livello artistico, ma quest'album mi ha preso abbastanza e comunque è un album determinante per l'evoluzione stilistica del gruppo.
Elenco tracce testi samples e video
04 The Eleventh Hour (08:11)
I know its getting late
But I feel I need, I need to explain
All the laughter and the lies
Can't stay the fear or hide the pain
Somewhere along the way
We exchanged our dreams for selfish pride
There was a common goal
But somehow that vision has died
Is it so hard to understand
The facts that you ignore
And we've grown so tired of trying
Wasting our time criticizing
And nothing's easy anymore
Nothing's easy anymore
Is it too late to understand
The writing that's on the walls
While we watch time slip through our hands
We're deaf to our own demands
When the eleventh hour calls
The eleventh hour calls
And nothing's easy anymore
When the eleventh hour calls
The eleventh hour calls
I know it's getting late
But I feel I need, I need to explain
05 Point of View (05:07)
looking out on a familiar scene
there's no agreement in what we see
your perception lacks clarify
and my perspective is blinding me
side by side
divided they stand
parallel lives running parallel with YOU
to the point where our horizons divide
my opinion is just a point of view
and your position is the other side
caught up in our convictions we forget
how our senses distort things we see
we can't accept our differences
but we can always disagree
side by side
divided they stand
parallel lives running parallel with YOU
to the point where our horizons divide
my opinion is just a point of view
and your position is the other side
where I stand is not so far from YOU
a different opinion is just another point of view
parallel lives running parallel with YOU
to the point where our horizons divide
my opinion is just a point of view
and your position is the other side
parallel lives running parallel with YOU
to the point where our horizons divide
my opinion is just a point of view
and your position is the other side
parallel lives running parallel with YOU
to the point where our horizons divide
my opinion is just a point of view
and your position is the other side
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Altre recensioni
Di johnp1983
"Finalmente Alder smette di essere un clone di Arch e tira fuori la sua vera personalità."
"'Parallels' è da qui che tutto ha avuto inizio: un album progressive, melodico e metal allo stesso tempo."