Time is just a liar
and life is just a
trust is just a fool, my friend
and true love´s just a name
Home is where the heart is
- but when a heart´s been torn in two
you only do know that you never know
and you´ll stay forever blue.

Questo possiamo considerarlo l'incipit del disco. Seconda fatica solista del Mastermind dei Rough Silk, gruppo discretamente importante nel panorama metal. Qui, però, il pluristrumentista in questione, mescola le carte e sprigiona tutta la sua devozione verso Billy Joel. Praticamente, le tracce sono un mix del miglior Joel, con una spruzzata quà e là di Tom Waits. Decisamente meglio la prima parte, che ha dalla sua grandi pezzi. Dalla metà in poi, le canzoni risentono di un calo qualitativo non indifferente, ma, il disco, pur perdendo in parte di godibilità, si riscatta nel finale con un paio di songs notevoli: "Private Radio" e soprattutto la meravigliosa "The endless mile". Il disco narra presumibilmente di un bambino cresciuto nei bassifondi di Atene che scappa di casa e diventa un roadie ed ogni pezzo racconta della sua filosofia di vita. Insomma, secondo me, un ascolto godibilissimo ed un bel 3 arrotondato a 3,5.

Shalom.

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