Non ho neanche guardato se sul DeBa ci fosse un'altra recensione per questo pezzo che io considero un piccolo grande capolavoro.

Al di la' della voce... Fish ha un timbro evocativo ed è davvero incredibile come riesce a passare dai toni "confidenziali" a quelli più "urlati" in modo così naturale. simbolico, indistruttibile, funambolico, totalmente scevro da forzature. Un Peter Gabriel con più potenza nella voce.

Dicevo, prima di perdermi un attimo, al di là della voce... questa canzone è di una bellezza che lascia impietriti. Un inizio lento, drammatico, con la voce di Fisch (ancora...) che lega le note e il dramma in un modo totale, anzi, totalizzante. Le tastiere che creano il tappeto sono solo un supporto, una delicata e importante tessitura per la voce. I ritmi cambiano, come la vita, come tutto il mondo, come le foglie d'autunno cadono ma in primavera ritornano. Così è l'andamento del brano. Un autunno iniziale che lascia spazio alla primavera, con un dramma di fondo sempre presente e un'apertura "prog" equilibrata e perfetta che lascia spazio alla giga scozzese centrale, un "divertissement" da grande autore, seguita dal ritorno del tema iniziale, lento e meditativo... da vivere ascoltando. Fish, sei un grande.

Da ascoltare, apprezzare, amare.

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