Primo disco dopo la scomparsa di un artista che ha scritto la storia di quella che chiamiamo musica. Frank Vincent Zappa in questo disco ci lascia in eredità delle composizioni con la C maiuscola...disco, questo Civilization, che riprende il discorso lasciato in sospeso con "The yellow shark" e che ne esalta il lato più oscuro ed ossessivo.

Le composizioni di Zio Frank arrivano al cuore di qualsiasi ascoltatore di musica, anche di quelli che non amano la musica classica (eccomi!) e ti aprono letteralmente le orecchie, soprattutto se si è abituati ad ascoltare il ROCK così com'è inteso da tutti. La prima domanda che sorge spontanea è: ma Zappa è quello delle canzonette demenziali (per modo di dire), è quel pazzo baffone freakettone che, insieme alla sua incredibile band riesce a mettere su dei dischi letteralmente mostruosi con urla, schiamazzi, pernacchie, discorsi e rumori inquietanti; oppure è quello che dirige un orchestra?

Zappa è tutto questo, ma è anche di più! Zappa è la concezione moderna di musica a tutto tondo, musica assoluta e tremendamente attuale...

anzi musica del futuro...

Carico i commenti... con calma