Certi libri non sono fatti per essere letti, così come certi dischi non sono fatti per essere ascoltati (Thriller di M.Jackson?)  o certi film per essere visti (Dune?) ecc.

Ci sono opere che vanno assimilate NON per quello per cui nascono, ma per il mondo che riescono ad evocare alla sola percezione, al semplice sentito dire o a quello che comunque riescono a trasmetterci a livello subliminale o sensoriale. Insomma, i tempi sono maturi per assimilare conoscenza per altri canali, no?

Questo liberculo comprato per pochi euri alle bancarelle non è da meno.

La copertina da sola "ti parla di un mondo" talmente chiaro e delineato che non c'è nemmeno bisogno di leggerlo (secondo me).

Il titolo strepitoso, innanzitutto, condensato in due parole miste di kitsch & trash, provocatorio e un tantino blasfemo.

Una cover con un disegno anni 50 altrettanto coerente e perfettamente didascalico, con quel mix di gran guignol, pin-up ed erotismo vintage/soft di cui si è persa ormai ogni traccia da decenni, nell'immaginario contemporaneo di questa gioventù di inizio millennio.

Insomma, diciamolo. Del libro ho letto le prime 6/7 pagine (in inglese per giunta e nemmeno tanto scorrevole) e dopo un po' mi son rotto le balle: troppo impegnativo (lui) e troppa poca pazienza (io).

Ma una volta chiuso ho riguardato per la 10a volta la copertina e ho immaginato almeno 3/4 storie possibili (vedendo le pose dei protagonisti illustrati, i vestiti e le dinamiche tra loro).

Un libro insomma che NON HO LETTO passivamente ma che ho "perfettamente immaginato" con una trama, uno svoglimento e un finale - con colpo di scena in aggiunta, che non vi voglio rivelare!

Insomma: a volte i libri che ci ricordiamo meglio NON sono necessariamente quelli che abbiamo letto, ma quelli che ci siamo semplicemente immaginato guardando la copertina. E se poi il "mio libro" dovesse essere diverso dal "vostro" (o da quello che si trova scritto qui da questo Fred Haley) ...io non mi faccio nessun problema. E voi? :-)

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