Ci troviamo in casa Nuclear Blast,casa madre di tanti gruppi-cloni (!).
I Free Fall sono tra essi e con il loro Power & Volume,scendono dalla fredda Svezia con furia-rock,non furia cavallo del west.
Tasto play e si comincia in maniera potente con la titletrack e ok.Avanti.
Tutto Hard rock fatto bene,molto bene ma niente di nuovo sul fronte occidentale amici.Molto denso all'olfatto il puzzo di Led Zeppelin e di altri mostri sacri sparso nelle 12 tracce di Power & Volume.Se vi piace un pò di santo rock suonato bene siete nel posto giusto,questi Free Fall ci danno dentro che è una meraviglia.Non pensate di trovarci dentro innovazioni particolari,non avrete certo esclamazioni del tipo ''cazzo bella questa'' della serie ''non l'avevo mai sentita'' ,sarà comunque inevitabile dare fuoco alla manopola del volume di qualsivoglia vostro scadente apparecchio perchè il disco prende bene,scorre bene e ci sta sempre un pò di rock suonato come da lassù si comanda.

Power & Volume potrebbe essere benissimo un disco uscito nei gloriosi anni '70 e i Free Fall potrebbero essere nati negli anni '40,nessuno se ne accorgerebbe e forse nessuno se n'è accorto.Il primo ascolto sembra immediatamente il decimo tant'è la dimestichezza con quella faccenda rock là.E questo per quanto mi riguarda non è proprio il massimo,quando metto su un disco per la prima volta non voglio aver la sensazione di già sentito.O peggio di copiato.

Un disco che calza per rievocare quell'atmosfera rock ormai passata con un gruppo che suona benissimo.Mattias Bärjed alla chitarra devo ammettere che spacca praterie di sederi posti in posizione prona;canzoni come Midnight Vulture o World Domination ce le beviamo che è un piacere.Merita l'ascolto,rock bello pulito e suonato bene,ma niente di nuovo.
Seventy.

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