Se mai vi capitasse di tornare a casa particolarmente stanchi, prima di immergervi nelle rotondità di un bel bagno caldo, tralascerei per una volta Diamond Life di Sade e metterei sul piatto questo “Catching currents” della bella olandesina Fridoljin.

Con dischi come questo, che flirtano col jazz e la lounge music, il rischio che vengano classificati come semplice musica di sottofondo è molto alto. Tuttavia, vi dico, questo lavoro l’ho acquistato appena uscito (ottobre 2015) e ancora ne apprezzo le intelligenze formali nonché le intuizioni emotive.

In soli 8 corposissimi brani Fridolin e la sua band ricamano trame di elevatissimo easy listening cinematico respingendo i pericoli delle scontatezze che il genere di riferimento potrebbe richiamare.

I brani sono tutti molto ampi: 5 minuti in media di dilatazioni piano-chitarra a cui si aggiunge una sezione ritmica che si sposta agilmente fra il nu jazz, il pop acustico e persino la jungle (“Guards down”).

L’ensemble è talmente bravo e raffinato che sta riscuotendo elogi dall’inghilterra al giappone.

Un merito particolare per la scrittura e, soprattutto, per la voce di Fridoljin. Che non è una patacca: si sposta sulle note con molto controllo cercando le armonie più insolite e i fraseggi più elaborati.

Che dire, mi ha sorprendentemente conquistato.

Potete ascoltarlo per intero qui

Elenco e tracce

01   Frame This (05:19)

02   Little did I know (04:31)

03   Hold to Me (03:29)

04   Sailing Blind (05:41)

05   Whimsical (05:01)

06   Junior (00:36)

07   The Rubicon (00:56)

08   Kidnapped by Butterflies (03:53)

09   Sitting on Shore (04:52)

10   Roadtrip (05:05)

11   Still Waving (03:39)

12   Narcissus (05:09)

13   Cocoon (04:45)

14   Fertile Soil (05:13)

15   Lies Within (05:12)

16   Play with Fire (05:26)

17   Guards Down (05:18)

18   Prosako (03:43)

19   Way Home (04:53)

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