Oggi ho in mente solo lei........... la mia adorata Silvia. Vi avverto, forse rischio seriamente di tediarvi, ma oggi mi è presa così ed è un bene per me farne opera di raffinazione; perchè sapete, quando vengo colto alla sprovvista da questi momenti diventa fondamentale focalizzare, concentrare tutta la mia attenzione, diciamo le mie risorse, per fermarli e seguirli fino in fondo, senza indugiare, senza essere troppo frettoloso, perchè..... penso che non importa dove essi ti conducano, l'importante è saper viaggiare, saperli seguire, fondersi con l'impulso, e scartare quei ricorrenti, noiosi pensieri che ti chiedono di mantenere sempre la solita facciata, di non osare, di non metterti mai in discussione; perchè l'esperienza, quella vera, quella pura e non necessariamente declamata, si forma nel tentativo di scoprire a fondo il proprio potenziale e nell'onesto desiderio di sapersi governare. Io sono un tipo timido e devo fare a botte ogni volta con questa delicata realtà; credo però che tutti noi abbiamo uno scopo (anche fittizio) che ci sostiene. Siamo qui per imparare cavolo, è bello tutto ciò, e non mi sento di scartare nulla; come diceva un vecchio saggio "koan", tutto in noi è prezioso. Vorrei conoscerla Silvia, vorrei avvicinarmi a lei ma, come devo fare? ...............lo so, è vero, la semplicità a volte è insostenibile, il prezzo da pagare per ottenerla in alcuni casi enorme. Ho trovato!!! Intanto ascolto un po' di buona musica, e vediamo se la scelta che faccio aiuta a disinibirmi. Cerco qualcosa che possa ben rispecchiare l'armonia alla quale anelo. Qualcosa di imparziale che non abbia la pretesa di giudicare i miei intenti, qualcosa che possa calarmi nella giusta predisposizione d'animo. Devo combattere l'ambiguità che sovente condiziona la natura dell'essere; è questo il bivio cruciale. In molti hanno cercato di dircelo, il mondo stesso si esprime, comunica in continuazione, ma...... noi riusciamo a capire ciò che dice? Il problema, forse, è andare oltre la sintassi oltre il linguaggio, oltre gli schemi statici perchè come dicevano i Tool di "Reflection" qui c'è da riscoprire una mente universale, verso la quale tutto converge e dalla quale tutto si dipana. In questo centro tutto è comprensibile eppure indescrivibile perché non mediato. Qui non c'è dualità, non ambiguità.

Allora so già cosa scegliere! Il buon vecchio Brian Eno, colui che con la sua musica ha cercato di compenetrare questo linguaggio universale; la sua musica descrive spazi, non è quasi per nulla arredata; fotografa istanti, è sottile ed implicitamente nascosta dietro ogni angolo, dietro ogni piega che un'onda disegna nell'oceano, in forma di sapore, odore, colore; dietro l'orizzonte all'alba, al tramonto, nell'aria..... nella pelle....

Scopro anche che "No Pussyfooting" (1973), riuscita collaborazione di Brian Eno insieme al corsaro Robert Fripp, suddivisa in due momenti musicali perenni, intensi, viene considerata la prima testimonianza di un certo discorso che lo stesso Eno porterà avanti in maniera più compiuta sicuramente con "Music For Films" ed il capolavoro "Music For Airports". Un'arte musicale estremamente visionaria che giostra intimamente con gli elementi dell'ambiente. La particolarità dei suoni di chitarra di Fripp, alterati da Eno, in una primordiale anticipazione dei futuri Frippertronics, la presenza di sintetizzatori e linee monotematiche, stendono i due principali scorci sonori: 1-"The Heavenly Music Corporation", quasi cupa rispetto all'incedere rilassato e spensierato della contemplatrice 2-"Swastika Girls".

Un fluire inalterabile mi suggerisce di restare calmo, di godere di impronunciabili attimi in silenzio, consapevole che "non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume"; un sussurro all'orecchio mi incita a liberarmi di ogni peso inutile, mandare in avanscoperta un semplice sentimento di curiosità e mantenerlo saldo. In realtà non ho nemmeno messo il disco nel lettore, eppure, sembra risorgere in me un senso di comunione tacita che il tempo non ha mai cancellato, solo ignorato. Vengo inaspettatamente arpionato in questa insolita trance maturando una nuova visione del mondo. La mia chiarezza mentale mi permette di soffermarmi su dettagli apparentemente insignificanti. Ora il fuoco ha un calore diverso, quasi mesmerico, il vento brucia la mia pelle, e....... cazzo!! Ho perso di vista Silvia. Mi sa tanto che la ritroverò quando ritorno cercando alla voce "pensieri fissi". Poco male perchè penso di aver ottenuto la mia risposta: adesso so che la differenza sta nel come si affronta la realtà. Qualunque essa sia............ È la mia libertà!

Risuonano strane queste parole; forse non ho l'esperienza necessaria per provarle ma......... mi solletica molto l'idea che possa esistere un'opzione simile.  

Elenco tracce e testi

01   The Heavenly Music Corporation (00:00)

Instrumental

02   Swastika Girls (00:00)

Instrumental

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