Uno fra i miei dischi preferiti della scena minore (dove il termine "minore" non è inteso per qualità del gruppo, ma perché, purtroppo, avendo realizzato solo questo disco di loro si è persa presto memoria) inglese, caratterizzato da chitarra e tastiere in evidenza.
E' un disco brioso e frizzante la cui formula è molto semplice ma vincente, voce piacevole condotta dal ritmo serrato di una dilagante chitarra che si esibisce in riff e assoli orecchiabili, inondati da divagazioni d'organo Hammond.
Ogni traccia del disco è una piccola gemma di una gradevolezza atipica, ognuna merita d'essere ascoltata per la sua grinta e mirabile spontaneità, soprattutto nelle lunghe parti strumentali con cambiamenti di ritmo e d'umore, misure dispari, diverse e spesso contrastanti, tra assoli d'organo e basso, e riff di chitarra elettrica, elementi tipici del progressive.
Riscontro una qualche somiglianza, forse per l'uso che si fa dell'hammond, con gli Atomic Rooster, Camel e Quatermass.
Ben poco si sa di questo gruppo, per la sua breve vita, che poco dopo aver messo al mondo la sua meravigliosa creatura, passata quasi del tutto inosservata, si è sciolto.
I Fuzzy Duck si formarono a Londra nel 1970, e pubblicarono un paio di singoli tra l'agosto e il novembre del '71, stesso anno in cui uscì l'omonimo album, i musicisti erano Mick Hawksworth (basso, chitarra, voce) che proveniva dagli Andromeda, Grahame White (chitarra, voce), Roy (Daze) Sharland (tastiere) e Paul Francis (batteria).
Il disco è composto da otto tracce, che iniziano con "Time Will Be Your Doctor" (inserita anche nella rivista di musica "Ciao 2001") con un ritmo incalzante della batteria che accompagna la poderosa chitarra e la voce gioiosa (una costante del disco eccetto che per alcune parti), il frammento centrale è un delizioso assolo d'organo hammond, che torna a lasciare spazio alla sonorità iniziale.
La seconda traccia "Mr. Prout" inizia con una miscela di batteria-organo-chitarra che forma un unico suono accattivante, come l'inizio della traccia precedente, ed introduce ad una breve parentesi vocale interrotta da un fraseggio chitarra-hammond che si protrae fino alla fine del pezzo.
"Just Look Around", terza traccia, è collegata da un filo invisibile alle due tracce precedenti, il suono è sempre lo stesso, chitarra e hammond la fanno da padroni, anche se in questo brano la voce è presente per la maggior parte del pezzo.
In "Afternoon Out" la voce "gioiosa" è leggermente più dimessa, e la traccia prende carica man mano che procede, sfociando nella parte finale del pezzo, in una vivace esplosione chitarra-hammond.
L'inizio di "More Than I am" con assolo mesto di hammond lascia presagire un pezzo malinconico, ma la ripresa di tono con una chitarra che arriva dall'orizzonte e la nuovamente gaia voce del cantante, accompagnano la traccia fino al consueto finale strumentale.
Da come inizia "Country Boy" sembra un po' "Boom Boom" (degli Animals) e anche la voce iniziale del cantante, sembra fare un po' il verso ad Eric Burdon, ma poi ritorna il sound inconfondibile della "Papera Confusa" con dei vocalizzi che accompagnano una vigorosa chitarra, deflagrando anche questa volta in un ritmo serrato chitarra-hammond-batteria da fomento.
E poi arriva lei..."In Our Time" (forse la traccia più bella del disco, se sene riesce a preferire una alle altre) un esordio con incedere poderoso della chitarra elettrica e voce al galoppo che s'acquietano per un breve digressione sognante, verso metà brano, interrotta nuovamente dall'organo che ritrascina voce e chitarra alla corsa in un finale con chitarra che straborda in tutta la sua magnificenza!
La traccia precedente sarebbe stata il giusto finale per un disco di artisti "seri" (quali non sono i Fuzzy Duck), infatti, il finale del disco mette in luce il lato freak del gruppo (se fino a questo punto non si era notato...la copertina già da un indizio) e in particolare del tastierista Roy (Daze) Sharland, che si esibisce nel "cantato d'anatra" nell'ultimo pezzo "A Word From Big D." ironizzando sul nome della band, davvero divertente da ascoltare!
Nella versione Cd sono presenti altre quattro tracce dal sound caratteristico dei Fuzzy Duck (tre tracce tratte da 45 giri e una inedita "No Name Face") ma con più gusto Hard Rock che somigliano un po' ai Deep Purple almeno per i vocalizzi alla Ian Gillan.
Comunque la 4 tracce bonus sono:
Double Time Woman
Big Brass Band
One More Hour
No Name Face
Piccola parentesi per la splendida copertina in cui è raffigurata una papera vestita in pieno stile hippie di San Francisco anni '60, dal cui fumo della sigaretta si forma la scritta Fuzzy Duck, davvero un gioiello!
In conclusione un disco di superba fattura che fonde alla perfezione il Prog più propriamente detto con il più raffinato Hard Rock, consigliatissimo soprattutto per gli amanti dell'hammond che non possono lasciarselo sfuggire per nessuna ragione!Carico i commenti... con calma