Per trovare (o ritrovare) se stessi spesso bisogna fuggire da se stessi: a volte arrivi da solo a capire questo, altre hai bisogno di qualcuno che ti aiuti.

Il protagonista del film successivo al premio Oscar "Mediterraneo" si ritrova improvvisamente, costretto dagli eventi, a fuggire dalla sua falsa e falsamente rassicurante vita, dal se stesso ingrigito nei suoi vestiti firmati, rolex e swatch che era fino a un momento prima.

Si ritroverà (in tutti i sensi) in Messico, a Puerto Escondido, senza soldi; incontrerà due personaggi fondamentali per la sua evoluzione che lo porteranno a diventare trafficante di droga prima, ladro anticapitalista dopo, eroe che mette a rischio la propria vita e libertà per un amico alla fine.

Affronterà le proprie paure e i propri limiti, rivolterà completamente il proprio modo di vedere le cose e la vita, farà viaggi psichedelici col peyote, da solo, nel deserto: tutto per capire che il solo poter guardare il cielo lo farà sentire vivo e libero, alla faccia della prigione dorata in cui il sistema civilizzato lo aveva rinchiuso fino a poco tempo prima.

"Che danno ci farà un sistema che ci stordisce di bisogni artificiali per farci dimenticare i bisogni reali? Come si possono misurare le mutilazioni dell'anima umana?"

Eduardo Galeano

"Con i poveri della terra voglio dividere la mia sorte.."

da "Guantanamera"

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