Regista cinematografico italiano, noto per aver vinto l'Oscar al miglior film straniero con Mediterraneo (1991).

Dalle recensioni emergono alcuni tratti ricorrenti: Salvatores ha sperimentato generi diversi (dal road movie alla fantascienza), ha raccontato spesso l'adolescenza e le crisi di crescita, e ha diretto film apprezzati e contestati. Nei suoi lavori compaiono attori ricorrenti citati nelle recensioni come Diego Abatantuono, Claudio Santamaria e Valeria Golino; la colonna sonora è talvolta elemento segnalato (es. Mauro Pagani, PFM).

Le recensioni su DeBaser mostrano un regista apprezzato per Mediterraneo (Oscar 1991) e per film capaci di spaziare tra sperimentazione, road movie e storie di formazione. Alcune opere sono celebrate come perle (Mediterraneo, Nirvana, Io non ho paura), altre ricevono critiche più dure (Il ragazzo invisibile, Happy Family). Nei testi ricorrono temi: adolescenza, fuga dalla realtà, sperimentazione stilistica e attenzione ai personaggi.

Per: lettori interessati al cinema italiano, appassionati di regia e fan di Gabriele Salvatores

 Da quando, nel 1991, vinse l'Oscar per miglior film straniero con Mediterraneo, Gabriele Salvatores è entrato nel gotha dei registi italiani contemporanei.

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 "Era ormai un anno che Lisa se ne era andata, e io navigavo di nuovo in un mare scuro. Altre volte ne ero uscito, ma questa volta non avevo più stelle nell'anima."

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 A Vincent piace defecare mentre fa la doccia e poi decorarne la parete trasparente con i propri escrementi ancora fumanti, mentre la madre (una bella e brava Valeria Golino) gli grida inutilmente di non rifarlo.

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