"Happy Family, Unhappy Film".

Un film moscio, superficiale e fatto con la mano sinistra, questo "Happy Family" (2010) di Gabriele Salvatores.

Un film che non va da nessuna parte. Sulla classica "crisi d'ispirazione" di un regista (Ezio, interpretato dal solito Fabio De Luigi) che non sa che film fare (come Fellini di "8 e mezzo") e perde tempo a cazzeggiare in un girotondo di citazioni poco riuscite.

Un film francamente brutto, che non diverte (non si ride MAI), zeppo di stereotipi "vecchi" che non danno mai un tocco interessante a questi 90 minuti difficili da portare a termine come visione.

Un film fatto "tanto per fare", pieno di incertezze, di mezzi passi falsi nella recitazione spesso impacciata e poco credibile.

Un film diretto male, che fa capire in maniera inequivocabile che NON ha una visione, non ha un progetto, non sa COSA dire e nemmeno COME farlo, che "vivacchia" di scenette abusate (il papà sballone Abbatantuono, la Buy che fa la solita isterica psicotica, Bentivoglio che fa il riccone che riscopre il gusto della vita a poche settimane dalla sua morte.... e bla bla bla).

L'unica "botta di vita" è la scena pirandelliana, dove i personaggi escono dal film e si confondono con la vita-vera del regista. Niente di nuovo per altro, ma che almeno...ci sveglia per qualche minuto dal molle tepore del divano di casa mia che mi fa sprofondare (complice) in una noia mortale di rara "intensità".

Un po' pochino, no?

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