La durata media di un concerto dei Genesis era intorno alle due ore e mezzo, a volte sfioravano anche le tre ore ma la storia ha suggerito che con molta probabilità era la durata corretta. Nel biennio '80-'81 la storica band inglese ha cambiato nuovamente faccia assumendo i connotati che riflettono l'astrattezza multicolore rappresentata dalle pagine strappate che facevano di "Abacab" un disco quantomeno misterioso.

Il tour in supporto al nuovo lp presenta uno show ruvido, a tratti roccioso, che riprende molto del passato recente accostando senza troppi indugi i nuovi brani. Si apre con la già collaudata "Behind the Lines/Duchess", briosa overture di "Duke" qui privata della parte sostanziosa della "Duke's Suite" di cui rimane in coda allo show la sola "Turn It On Again". Dal disco del 1980 viene recuperata la non irresistibile "Misunderstanding", esecuzione comunque gradevole e leggermente dilatata nel finale. Del nuovo corso il gruppo presenta per prima la potente "Dodo" che insieme al curioso intermezzo "Lurker" è il biglietto da visita più giusto per l'incipit minaccioso e martellante di "Abacab" che ora ha la sua nuova coda strumentale con tanto di ripresa della melodia principale prima della chiusura. Gran parte dello show è una ripresa di molti canzoni già architrave dei concerti degli anni precedenti come "Dance On A Volcano", "Afterglow" e l'immancabile "The Carpet Crawlers", da notare invece come una canzone innocua come "No Reply At All" funzioni bene dal vivo e privata della parte per ottoni è un'invenzione alla chitarra di Stuermer a risolvere l'inghippo in modo soddisfacente per la resa finale. Trascurabile l'odiatissima "Who Dunnit" che viene eseguita con Rutherford alla batteria in un curioso siparietto, misteriosamente questa canzone è una delle preferite da Tony Banks. Molto belle e riuscite "Me And Sarah Jane" e anche "Man On The Corner", di strepitoso impatto "In The Cage"

Da questo tour verranno tratte le tre facciate live di "Three Sides Live" ma questo bootleg di ottima qualità è più indicativo del periodo e della capacità dei Genesis di essere una grandissima live band.  

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