I volti impassibili o quasi, mentre vengono a conoscenza delle peggiori nefandezze, verità tremende, tragedie imminenti. Attori che sembrano manichini in un mondo (più mondi) di pessima computer grafica e spade laser che balenano velocissime. Lucas aveva pure il materiale narrativo per fare un bel film, ma proprio perché i contenuti sono alti (nelle ipotesi), la resa artistica mediocre emerge con ancor più evidenza.

Una delle polemiche preferite con gli amici al bar. A me l'episodio tre fa cacare, per loro è uno dei migliori. Tanti i motivi che mi rimbalzano in testa da quattordici anni, ma ora, rivedendolo nell'ennesima replica in tv, ho capito che manca quasi totalmente la componente empatica rispetto ai personaggi, che per qualche assurdo motivo reagiscono in modo ingessato a qualsiasi evento, anche il più clamoroso. E non solo quelli scarsi, come l'ormai mitologico Hayden Christensen; anche Ewan McGregor è rigido, plastificato. Natalie Portman relegata a un ruolo monocorde, e di certo l'empatia non ce la facciamo venire per il Mace Windu di Samuel L. Jackson.

È un film brutto, e variegato nella sua bruttezza. Pensato male per lunghi tratti, con fondali anonimi o poco tangibili, montaggio schematico e noioso, inquadrature piatte, dialoghi ai limiti della logica elementare, duelli che sembrano a volte delle coreografie ridicole con i bastoncini colorati.

Ma ciò che non si può perdonare a Lucas è la gestione complessiva della trilogia: due film quasi inutili per arrivare qui a dover trasformare un paladino jedi un po' burrascoso in un servo del male. Per uno sceneggiatore grossolano come Lucas è un compito improbo, e di fatti costruisce la metamorfosi di Vader su appigli buonisti e insufficienti, che di punto in bianco giustificano le peggiori nefandezze. Il cervello rifiuta una supposta così inverosimile.

È come se Vader fosse perdonato e assolto già prima di passare al lato oscuro. E questo rende la sua parabola triste, cinematograficamente parlando. È un affondare nelle radici del male con il preservativo in testa, precludendosi fin dall'inizio una vera comprensione dell'oscurità. Per questo la trilogia prequel è un fallimento, perché Lucas non riesce a comprendere il male se non in funzione del bene. Ma uno dei più grandi cattivi della storia non può essere tale solo in funzione del bene.

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